Il dramma della storia: l'ottava foto storica oggi in regalo con La Nazione

Gli squadristi nella piazza di Foiano, i fatti di Renzino, la morte di undici persone, la vita quotidiana che si incrocia con la tragedia di un'epoca nell'immagine di Furio Del Furia. La settima foto storica; La sesta foto; La quinta foto; La quarta foto; La terza foto; La seconda foto; La terza carrellata; La seconda carrellata; La prima carrellata

L'ottava foto storica

L'ottava foto storica

Arezzo, 19 maggio 2016 - Gli squadristi in piazza Fra’ Benedetto, a Foiano, colti dall’occhio magico di Furio Del Furia, il farmacista-fotografo sul quale si sono spesi fiumi d’inchiostro. E’ una delle immagini, quella che La Nazione regala oggi, di una delle tappe più tragiche dell’avvento del fascismo nell’aretino: i fatti di Renzino, o anche di Foiano, perchè l’intero paese ebbe a sopportare le conseguenze di quanto accadde domenica 17 aprile 1921, preceduto dalla spedizione fascista del martedì precedente in cui era stato imposto il bando all’amministrazione comunale a maggioranza comunista.

Quel che accadde lo trovate riassunto (in breve) nella scheda che accompagna la foto, basterà qui ricordare i morti (11, di cui tre squadristi, gli altri vittime della rappresaglia) e l’eco nazionale della vicenda che dominò le prime pagine dei giornali. Fu il culmine, la terribile escalation di Foiano, dell’assalto squadrista alle organizzazioni rosse della Valdichiana, di cui i mezzadri erano il perno. E qui appunto, ancora nelle foto di Furio Del Furia, gentilmente concesse dal Comune di Foiano, trovate raccontato quel mondo.

Foiano 1

Nella foto 1, ad esempio, la scena quasi idiliaca di un ballo campestre: contadini ma anche borghesi, i piccoli e medi proprietari terrieri della zona con gli uomini (e le donne) che lavoravano la terra per loro (nella foto 2, una delle fatiche più improbe, l’aratura con il bue di razza chianina.

Foiano 2

Era un ceto medio progressista, quello di Foiano e della Valdichiana) che per decenni aveva mandato in parlamento deputati di sinistra. Solo la Grande Paura del dopoguerra, gli scioperi dei mezzadri che reclamavano migliori condizioni di vita, il timore di perdere la terra che i socialisti volevano pubblicizzare, riuscì a volgerli verso la reazione e verso il fascismo.

Foiano 3

Prima, in una campagna immobile, borghesi e contadini avevano vissuto insieme le stagioni agricole, come la vendemmia (foto 3), e i momenti di vita comunitaria come le processioni religiose (foto 5).

Foiano 5

Ma certo le distanze sociali restavano forti, lo testimoniano altri due scatti di Del Furia: la contadina della foto 4

Foiano 4

e gli agiati signori che insieme al prete stanno in terrazzo (foto 6).

Foiano 6

La convulsa stagione rivoluzionaria del ’19 e l’offensiva fascista ebbero l’effetto di rompere quell’armonia di maniera, sedimentando i rancori reciproci.

Foiano 7

Lo squadrismo trasse molti dei suoi effettivi dagli studenti delle Capezzine (li vediamo nella foto 7 in un’immagine molto successiva del 1935): figli dei proprietari terrieri o comunque del ceto medio, fertile terreno di propaganda per il fascismo.