Il Comune mette in vendita i suoi gioielli: affari per 10 milioni

Questo il risultato delle aste dal 2006 ad oggi. Adesso all'incanto andrà la sede della ex Circoscrizione Giotto in piazza Giotto

GASPERINI

GASPERINI

Arezzo, 2 ottobre 2014 - Il Comune di Arezzo diventa banditore d'asta. Nel corso degli anni ha cercato di far cassa, e ci è riuscito anche,vendendo tassello dopo tassello parte del suo patrimonio immobiliare. Dal 2006 ad oggi il Comune ha racimolato più di 10milioni di euro dalle vendite di immobili, terreni e palazzi. All’asta sono andate ex scuole elementari come quelle di Quarata e Gragnone, scuole materne come quella di Indicatore, fabbricati nel centro storico e immobili ad uso commerciale in periferia. Palazzo Acuti in piazza Grande, terreni in zone industriali e in campagna. Ora ci riprova il comune di Arezzo. All’asta andrà infatti l’immobile ex sede della circoscrizione “Giotto”. Si trova al numero 2 di piazza Giotto nel palazzo di quella che è stata la sede della ex circoscrizione Giotto e adesso va all’asta. L’unità immobiliare, per una superficie complessiva di 260 metri quadrati, oltre 41 metri quadrati di balconi, è collocata ad angolo tra via Giotto e piazza Giotto, con accesso da quest’ultima. Il prezzo posto a base d’asta è di 457mila euro.

Le offerte devono essere presentate entro le 13 di lunedì 3 novembre. Il giorno dopo nella sede dell’Ufficio Gestione del Patrimonio in piazza della Libertà avrà luogo l’asta per l’aggiudicazione dell’immobile. Tutte le informazioni si possono trovare nella sezione “Aste e concessioni immobili” del sito del Comune di Arezzo.  Ma questo non è l’unico immobile che il Comune prova a vendere. Nuova asta per Palazzo Carbonati, lo storico palazzo di via Albergotti 8 è stato messo in vendita. Per la verità ci aveva già provato più volte il Comune a sbarazzarsi del prestigioso immobile di valore storico e artistico con resede annesso, posto in una delle strade più suggestive del centro storico, libero su tutti i lati, con vista panoramica sulla città e sui suoi principali monumenti. Il prezzo a base d'asta è di 1milione e 990mila euro. Le offerte in questo caso devono essere presentate entro le 13 del 10 novembre. E in generale quello che non serve infatti si vende o si affitta. “La politica resta quella di razionalizzare e ottimizzare – spiega il sindaco reggente Stefano Gasperini - sono stati messi all’asta immobili e terreni e si è cercato di ridurre il più possibile le uscite per gli affitti. Dal 2006 ad oggi il Comune ha racimolato oltre 10milioni di euro dalle vendite di vari tasselli del proprio patrimonio immobiliare. Sono state messe all’asta anche alcune auto e moto e il lavoro di questi anni è stato quello di razionalizzare anche sulle sedi, cercando di vendere o affittare quello che non avevano funzionalità per il Comune. A novembre saranno messi all’asta i lotti più grandi quello di piazza Giotto e di nuovo palazzo Carbonati. Tante negli ultimi tempi anche le richieste per piccole cessioni, pezzi di terreni per poche migliaia di euro”.

Ma il Comune ha anche messo in vendita i beni immobili di proprietà per una riorganizzazione che negli anni ha portato alcune entrate nelle casse di palazzo Cavallo. Tra gli incanti più recenti la vendita di un terreno a Pratacci per circa 1 milione di euro, o i locali del Notti d’Estate per circa 300mila euro. Altri immobili sono stati messi in vendita come palazzo Carbonati appunto, del valore di quasi  milioni di euro, ma fino ad oggi senza successo, altri vi saranno messi presto come la ex sede della circoscrizione Giotto così come tutto quello che non è funzionale per il Comune. Ma il Comune per risparmiare punta anche sugli affitti. Ridotti all’osso tra cambi di sede e traslochi con l’obiettivo di accentrare gli uffici e ridurre le uscite. Eliminati gli affitti dell’ufficio tributi in piazza San Francesco o dell’ufficio del verde a palazzo Sacchi idem dicasi per l’Informagiovani con il trasloco da piazza Guido Monaco a Sant’Agostino. Tutti uffici adesso concentrati nel patrimonio di proprietà comunale con un risparmio negli anni di centinaia di migliaia di euro. E poi il Comune affitta anche alcuni immobili di proprietà per ricavare introiti, è il caso del ristorante messicano in zona scale mobili.