"Il centro sta morendo sotto la Ztl: ora basta". Artigianato e commercio di nuovo sul piede di guerra: secca lettera al sindaco. "Se non ci ascolta la protesta sarà dura"

Nuovo intervento congiunto di Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti. Parte di nuovo la minaccia di clamorose proteste se Palazzo Cavallo non battesse un colpo.

Le categorie protestano contro il Comune

Le categorie protestano contro il Comune

Arezzo, 30 luglio 2014 - Ora basta. E' l'allarme finale lanciato da associazioni del commercio e dell'artigianato. Un vero grido di rabbia contro il Comune per la questione della Ztl e insieme per la crisi progressiva edel centro storico. Sintetizzato in una lettera aperta al sindaco Giuseppe Fanfani. Nella quale si lamenta la mancata convocazione del promesso tavolo di confronto sulla Ztl. E si profila la possibilità di una protesta durissima nel caso in cui non venissero ascoltati. "Egregio Signor Sindaco, è con estrema amarezza che constatiamo l’evidente disinteresse della Sua Amministrazione per le sorti delle 1.945 attività economiche ubicate nel centro storico. Nonostante le Sue rassicurazioni, infatti, non è ancora stato convocato il tavolo tecnico con le rappresentanze di categoria promesso durante la riunione del 5 luglio scorso in materia di Ztl. Come sa, l’entrata in vigore delle nuove regole sta mettendo a dura prova l’operatività di tante aziende che, più che esistere, in questo ultimo periodo “resistono” in centro storico. Ed è facile prevedere che, se le cose non cambieranno, la prossima stagione autunno-inverno sarà ancora più dura per molte di esse. Gli imprenditori di cui siamo portavoce hanno espresso chiaramente il loro parere sulla Ztl attraverso il questionario somministrato il mese scorso, nel quale hanno riversato anche l’opinione dei tanti residenti che frequentano le loro attività e che allo stesso modo hanno subito diversi disagi dalle regole più restrittive sul traffico dentro la città murata. Non si tratta quindi di difendere solo degli interessi di parte, ma la vivibilità e la fruibilità del centro storico di Arezzo che, privo di una forte attrattività, così come di parcheggi adeguati e di un sistema di trasporti efficienti, rischia di allontanare progressivamente gli utenti e ridurre quindi il flusso di potenziali clienti per le attività economiche, con le conseguenze prevedibili. In più, a preoccupare gli operatori sulla sorte delle loro imprese, c’è la mancanza del più volte promesso “progetto di città” che avrebbe dovuto muoversi sulla scia di temi importanti, come la sostenibilità ambientale e sociale, ma che pare dissolto nel nulla. Le chiediamo dunque di voler dare un segnale forte di interessamento alle istanze delle imprese, convocando al più presto un tavolo tecnico sui temi importanti per la città e il suo centro storico. È in gioco il futuro di tante attività commerciali e artigianali, che hanno il diritto di conoscere il piano di sviluppo impostato dall’Amministrazione per la città per pianificare le proprie linee aziendali e prendere le decisioni del caso. Se la nostra legittima richiesta fosse ancora una volta disattesa, potremmo essere costretti ad azioni più dure, visto che si tratta di una questione di vitale importanza per l’economia e il benessere dell’intero territorio

In coda le firme di Nicola Tosi, Mauro Giovagnoli, Mario Checcaglini e Franco Marinoni, rispettivamente direttori di Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio