I fratelli Daverio, l'Orchestra Operaia e i dejeuner sur l'herbe, la due giorni di Icastica tra musica, arte e storia

L'orchestra operaia si esibirà al teatro tenda, Philippe e Cristophe Daverio all'Anfiteatro

Daverio

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Arezzo, 23 luglio 2014 - Icastica cala il tris con tre appuntamenti tra mercoledì 23 e giovedì 24 luglio tra musica, storia e arte. Philippe Daverio assieme a suo fratello Christophe, l’Orchestra Operaia e il ritorno dei dejeuner sur l’herbe. Ecco il ricco cartellone di Icastica per oggi e domani. Si parte mercoledì alle 21,30 al teatro tenda di Arezzo con l’Orchestra Operaia e lo spettacolo «The Swing era tornado». L’ambientazione è quella dell’America colpita dalla dura crisi dopo il crollo di Wall Strett del 1929. Fu un momento di grande creatività artistica, i musicisti si riunirono in gruppi che fecero poi nascere la «Swing era», con nomi come Duke Ellington, Woody Herman e Count Basie. Quell’atmosfera sarà ricostruita dall’Orchestra Operaia, anche questa nata e cresciuta in tempi di crisi, al teatro Valle Occupato nel maggio 2013, una sfida lanciata dal direttore Massimo Nunzi. 

Domani, invece, Icastica fa tappa ai giardini del Praticino, in via dei Pileati, alle 18,30 per le conversazioni con due dei massimi esperti di di storia dell’arte, Tomaso Montanari, professore all’Università «Federico II» di Napoli e Bruno Zanardi, docente all’Università «Carlo Bo»  di Urbino. Interverrà anche Fabio Migliorati, direttore delle attività espositive del Comune di Arezzo.  In serata, alle 21,30, di nuovo all’Anfiteatro romano, o in caso di maltempo al teatro Mecenate, con i fratelli Daverio impegnati nello spettacolo «1917 Parigi, anno cruciale». Una conferenza concerto con Philippe nel ruolo di narratore e Christophe al violoncello. Accanto a loro, Aline Jaussi al pianoforte. Lo spettacolo parla degli avvenimenti di quell’anno, appunto, cruciale. Nelle Fiandre e sulla Marne la guerra raggiunge la massima crudeltà, a Parigi Picasso e Cocteau inventano «Parade» con la musica di Erik Satie e Gabriel Fauré, direttore del conservatorio, compone la sua prima sonata per violoncello e pianoforte. La schizofrenia sembra dominare l’Europa che muore, mentre la Russia fa la rivoluzione e l’Italia si prepara a Caporetto.