Arezzo, 28 novembre 2014 - Padre Faustin, il parroco congolese di Ca' Raffaello, l'ultimo rimasto dei tre monaci fra i quai c'era anche Padre Graziano ora indagato per il favoreggiamento dell'omicidio o del sequestro di Guerrina, non è sparito nè è scappato per la troppa tensione come pure si era ipotizzato in un primo momento, dopo che la gente del paese lo aveva visto allontanarsi con le valigie.
Tornerà a Ca Raffaello appena terminato il capitolo della congregazione africana a cui appartiene. Padre Faustin, spiega la diocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro, si trova a Kinshasa in Congo dove si svolge il capitolo che Padre Faustin, occupando un posto di rilievo nella congregazione, sta organizzando insieme ad altri confratelli.
Il parroco attualmente è sostituito da un religioso che porta avanti le sue funzioni e che cura la parrocchia di Ca Raffaello. Padre Faustin non è legato all'inchiesta della procura di Arezzo per la scomparsa di Guerrina Piscaglia essendo arrivato in un periodo successivo. Intanto Padre Gratien, indagato insieme a Mirko Alessandrini, marito di Guerrina Piscaglia, resta in Italia. Secondo il racconto di un frate nigeriano, padre Gratien gli avrebbe mandato un sms per sbaglio dal cellulare della donna dopo la sua scomparsa. Secondo quanto si apprende, gli investigatori punterebbero proprio su questo particolare per dimostrare che Padre Gratien aveva con se il cellulare della donna. Nei prossimi giorni il religioso nigeriano, che risiede a Roma, potrebbe essere sentito in incidente probatorio