Martedì 23 Aprile 2024

"Guerrina? Morta: uccisa o suicidata": lo dice Gratien nelle telefonate in congolese con Faustino

E parlando con il confratello sembra collegarne la fine proprio a zio Francesco. Giallo sul figlio della donna: come poteva aver chiesto un aiuto per portarlo via da casa se in quei giorni era dalle zie? / "PRONTO SONO DON FAUSTINO" / LA PROCURA E' A UN BIVIO, PADREA FAUSTIN IN CONGO / PARLA L'EX PARROCO DI CA' RAFFAELLO: "VI RACCONTO COM'E' GUERRINA" / GRAZIANO AD AREZZO (FOTO) / IL PM HA INTERROGATO IL VESCOVO / PARLA L'"AMICA" PERUGINA: SESSO COL RELIGIOSO / VIDEO / FOTO

Padre Gratien e nel riquadro Guerrina Piscaglia

Padre Gratien e nel riquadro Guerrina Piscaglia

Arezzo, 29 gennaio 2015 - "Guerrina è morta o si è suicidata": padre Graziano parla al telefono con padre Faustin. Parla in congolese, o forse più correttamente in swaili, cosa che ha costretto gli inquirenti a cercare un traduttore in grado di capirci qualcosa in un linguaggio che non è proprio tra i più comuni. E dalle prime traduzioni salta fuori una versione ancora diversa del destino di Guerrina. Due settimane fa, nel corso dell'intervista sia pur frenatissima a Chi l'ha visto, aveva lanciato un appello a Guerrina: l'appello a tornare, tornare subito, "anche perché qui sono indagato e non mi credono". Nell'intimità, anche se poi avrebbe scoperto intercettata, del dialogo con il suo confratello mette giù in modo netto quella versione  che è la più temuta ma forse anche la più accreditata sulla scomparsa della donna. E anche in questo caso sembra collegarla allo zio Francesco, questo personaggio che non riesce proprio a prendere dei contorni reali. E diciamo che Graziano da questo punto di vista non aiuta. Perché sempre a "Chi l'ha visto?", dopo la telefonata tra Gratien e Faustino, vengono riportate a galla le varie versioni su questa terza persona. Descritta (ora al Vescovo, ora al confratello) una volta come un uomo tra i 55 e i 60 anni con l'aspetto di un uomo dell'Africa del nord, un'altra come un uomo non di colore che non parla toscano. Due versioni che, faticando parecchio, potrebbero anche non essere in totale contraddizione ma certo non collimano granchè. Per non parlare della terza, almeno sul filo del racconto di un amico che assicura di aver sentito dal prete come Francesco fosse residente a Ca' Raffaello. Troppe per essere vere? E' chiaro che tutto questo non farebbe che confermare i sospetti degli inquirenti. Mentre emerge un altro nodo scoperto. Perché Graziano ha sempre raccontato che Guerrina si sarebbe presentata da lui nell'ultimo incontro per chiedergli una mano a portare via il figlio Lorenzo, portandolo direttamente in canonica dalla casa del marito: ma ora salta fuori che in quei giorni (dal 1° al 14 maggio) Lorenzo non sarebbe stato a casa ma dalle zie, distanti da Ca' Raffaello una ventina di chilometri. Insomma, il solito ginepraio, ad uscire dal quale non aiutano per ora gli esami dei computer: sono iniziati mercoledì, quindi ieri, ma semplicemente estraendo gli hard disk e senza andare oltre: appena la verifica che dentro di materiale ce n'è tanto ma senza andare oltre. Non prima di 4 o cinque giorni la polizia postale sarà in grado di fornire elementi più attendibili. Mentre prosegue il conto alla rovescia verso quel 25 aprile entro il quale, se la Procura non dovesse definire la richiesta di rinvio a giudizio, il monaco vedrebbe cadere il divieto di espatrio che per ora lo costringe a rimanere a Perugia