David Cameron viaggia sulle orme di Tony Blair, solo che lui le ferie se le paga da solo. Se proprio si dovesse cercare un filo nel modo in cui la stampa inglese segue e commenta le vacanze aretine del primo ministro britannico, da sabato ospite a Villa Petrolo, dalle parti di Mercatale Valdarno, ecco:  il refrain sarebbe proprio questo. La differenza cioè fra le abitudini di un leader laburista, che non si faceva scrupolo nell'essere ospitato da Silvio Berlusconi (in Sardegna, a Villa Certosa, la famosa volta della bandana) o dai principi Strozzi (dalle parti di San Gimignano, ripetutamente, tanto da essere soprannominato Tuscan Tony, ossia Tony il Toscano) e quelle di un aristocratico conservatore che invece lo sfizio di Villa Petrolo se lo toglie a proprie spese, sia pure dividendole con altre due famiglie di amici.

Ecco, un primo dettaglio sul quale i giornali londinesi, sopratutto i tabloid popolari, puntano molto è quello del costo della vacanza, particolare invece che nelle cronache dei quotidiani italiani viene trattato solo di sfuggita o ignorato del tutto. "La vacanza di Cameron in una villa da 10 mila sterline", titola il "Sun" stamani nell'edizione on line di quello che è il più pettegolo, e anche il più venduto, dei giornali inglesi. Gli fanno eco le pagine Internet di un altro quotidiano popolare, il "Daily Mail", che punta anch'esso sul prezzo: "I retroscena della vacanza da 9500 sterline dei Cameron in una villa di campagna italiana...e al contrario dei Blair loro pagano". Una punta di polemica nel confronti dell'antico primo ministro laburista da parte di un tabloid che è sì popolare ma anche, al contrario del "Sun", di tendenza conservatrice.

Più pensosi, e anche più distesi gli articoli dei "quality newspapers", i giornali di qualità, come li chiamano in Gran Bretagna, l'equivalente dei nostri migliori quotidiani visto che in Italia non esiste nulla che assomigli ai tabloid britannici. Sia quelli di matrice conservatrice che i giornali progressisti si guardano bene dal gettare la croce addosso a Cameron perchè ha scelto l'Italia e Arezzo per le sue vacanze. Il "Guardian", prestigioso quotidiano che noi diremmo di sinistra, schiera uno dei suoi columnist, Alexander Chancellor, antico corrispondente dall'Italia della Reuters, la principale agenzia di stampa britannica, proprietario, come lui stesso racconta nel suo pezzo, di una casa di campagna a poca distanza da Villa Petrolo, sempre nel comune di Bucine. Uno, insomma, che sa di cosa parla. E il titolo sotto il quale il "Guardian" riassume il suo lungo articolo, non è davvero polemico: "La vacanza italiana di Cameron non sarà lussuosa come si potrebbe immaginare".

Chancellor spiega che questa parte di Toscana, sul versante orientale del Chianti, non è glamour come il Chiantishire vero e proprio: "E' una zona affascinante ma certo non da jet-set", spiega al pubblico del "Guardian" che non sempre è d'accordo. "Che prenda i soldi di Murdoch e non torni più", scrive un lettore e un altro la pensa alla stessa maniera: "Basta che non torni indietro". Il columnist britannico annota piuttosto la preoccupazione della famiglia Sanjust, proprietaria della tenuta: un anno fa, ricorda, il primo ministro francese Francois Fillon occupò militarmente la villa insieme al seguito e alla scorta, tanto che nemmeno i padroni di casa potevano avvicinarsi all'edificio principale, la speranza è che adesso la cosa non si ripeta, anche se Cameron dovrebbe arrivare in maniera assai più discreta.

Chancellor racconta poi ai suoi lettori di cosa sia Villa Petrolo: tennis, piscina, biliardo e bella veduta ma "certo non un posto che possa essere associato all'edonismo dei ricchi". A Bucine, nota il columnist che è anche uno di casa, c'è la Coop, una buona macelleria e un tabaccaio che vende anche giornali stranieri: più facile trovare quotidiani tedeschi che non l' "Herald Tribune", perchè contrariamente a quanto si pensa in Inghilterra nella zona ci sono più tedeschi che non inglesi. Di villa Petrolo, si dice che si porta appresso un'atmosfera di virtù per le iniziative benefiche cui si dedica il proprietario Luca di Sanjust.

Il "Guardian" ricorda pure che la tenuta è frequentata dal cuoco Jamie Oliver, famoso personaggio della tv britannica, una specie di Gianfranco Vissani locale. Un protagonista sul quale punta gli occhi pure il giornalista del "Daily Telegraph" Nick Squires, che sfotte bonariamente Cameron, parlando di una vacanza "Pukka" e "posh", due termini di gergo per dire di chi appartiene all'elitè sociale inglese. Dopo aver ricordato un lungo elenco di ospiti di Villa Petrolo (si va dal regista Martin Scorsese all'attore Dennis Quaid e alla modella Claudia Schiffer), l'autore del pezzo si dilunga sulla cucina toscana che sarà servita al primo ministro nel corso del suo soggiorno: ragù e pasta in primo luogo, pappardelle al cinghiale, pici e strozzapreti, di cui viene fornita la traduzione letterale in inglese, "Strangled priests". A seguire la classica bistecca di chianina a T, il filetto di maiale al pepe e l'oca arrosto, anzi "arrosta", come scrive Squires con un involontario errore che gli aretini gli perdoneranno. Pretendere che scrivesse "ocio" sarebbe forse stato troppo.

Il giornalista del "Telegraph" non si perita dal lanciarsi in uno spericolato parallelo con il Bunga Bunga di Silvio Berlusconi: una parente del Sanjust, ricorda, la presentatrice Tv Virginia Sanjust, fu sospettata di una liason col presidente del consiglio che lei ha definito come amore platonico. Anche Chancellor inserisce il capo del governo italiano nel suo pezzo sul "Guardian", raccontando della notte a Villa Certosa in cui, in onore di Blair, furono lanciati fuochi d'artificio che ricostruivano la scritta "Viva Tony". Stavolta, assicura, la vacanza di Cameron sarà assai più sobria. Il primo ministro britannico viene difeso anche in un commento del "Telegraph" a firma di Toby Young, il cui titolo è già chiarissimo: "Perchè Cameron non dovrebbe andare in vacanza in Toscana?". Persino più esplicito il sommario che introduce il testo: "Non deve dividere una villa con i Murdoch ma il primo ministro non deve dimostrare di essere povero". Cameron, ricorda l'articolista, fa parte dell'elite dei ricchi britannici, questo è il tipo di vacanza che si sarebbe concesso anche se non fosse stato primo ministro.

I tabloid preferiscono temi più popolari e ricordano che i Cameron, intesi come David e la moglie Samantha, hanno la Toscana nel cuore perchè lì è scoccata la scintilla fra loro, durante una vacanza del 1992. Insomma, Villa Petrolo serve anche a rinfrescare un'antica storia d'amore.

Infine quello che nella stampa inglese manca quasi del tutto, ossia Arezzo e il Valdarno. Il solo Chancellor ricorda nel suo articolo come Villa Petrola sia "nella provincia toscana di Arezzo". Tutti gli altri giornali parlano genericamente di Toscana, di Chianti o, all'inglese, di Chiantishire. Qualcuno si spinge persino a ricordare Figline Valdarno, ma solo perchè ci vive Sting, la popstar inglese di cui si parla come di un vicino di Cameron nel periodo delle vacanze. Per il resto Firenze, Siena, persino Pisa, ma nessun altro accenno ad Arezzo. Ci sarà da lavorare perchè non siano altre parti della Toscana a godere della pubblicità di queste vacanze aretine del primo ministro britannico. Che fra parentesi ha già detto che continuerà da Villa Petrolo a lavorare da capo del governo. L'appendice di Downing Street sta a Mercatale Valdarno, località Galatrona.