Giungla Tasi, in arrivo la seconda rata: ecco i buoni e i cattivi delle tariffe

In Toscana Arezzo risulta essere tra le tariffe più basse per le rendite medie: il primo f24 era da 75 euro

TASSE

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Arezzo, 16 settembre 2014 - Torna la giungla della Tasi. La prima rata ad Arezzo l’abbiamo già pagata. Il secondo appuntamento con la Tasi invece, la tassa sui servizi indivisibili come luce e asfaltatura delle strade, ce la ritroveremo sotto l’albero di Natale, con scadenza il 16 dicembre. E così sarà anche negli altri capoluoghi toscani che hanno tutti deliberato l’applicazione della tassa. Chi paga di più? Da giorni si susseguono polemiche sui chi è più tartassato. Il problema è che per capire chi paga di più, occorre fare riferimento all’Imu del 2012. Per i Comuni dove si pagava un’ aliquota più bassa sulla prima casa (come Firenze, lo 0,4%), soprattutto le rendite catastali più basse vedranno un incremento.

Molto cioè dipende dalla detrazione sulla fascia di rendita. Ad Arezzo la prima rata Tasi per una rendita media era di 75 euro (all’ottavo posto tra i capoluoghi toscani, 360 la prima rata per una rendita alta: la più alta tra le rendite alte delle altre città toscane). A Firenze si è pagata la prima rata per la fascia media più alta: 150 euro. Ma il paragone non regge perché ognuno applica un’aliquota diversa. Ad Arezzo si paga il 3,3 per mille che è l’aliquota massima prevista dal governo, ma in compenso non ci si deve districare tra porzioni di Imu. In più ci sono le detrazioni fissate dal consiglio comunale: 50 euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni e da 50 a 150 euro per le rendite catastali sotto i mille euro. Il gettito previsto è esattamente quello della vecchia Imu prima casa nella sua ultima versione del 2012, intorno ai 5 milioni. Più complicato si è rivelato a volte capire come pagare, quanto pagare e chi deve pagare. La Tasi infatti è stata introdotta perché, dopo la cancellazione dell’Imu sulla prima casa, il governo rimborsava i Comuni del mancato introito. Cosa che da quest’anno non accadrà più. Ecco allora spuntare il nuovo balzello per compensare le mancate entrate nelle casse dei Comuni. Con il borsello della Tasi saranno pagati i servizi indivisibili, che vanno dalla luce pubblica alla manutenzione del verde alla mobilità. Ma la situazione è diversa da comune a comune, ecco perchè con il calcolo della prima rata Caf, patronati e commercialisti sono andati letteralmente nel pallone. Non in tutti i Comuni pagheranno le stesse persone. La Tasi può infatti essere applicata sia sulla prima casa che sulle seconde. Nel caso di Arezzo è stato deciso di applicare la sola Tasi sulla prima casa, per evitare sovrapposizioni con l’Imu. Non è così in altri comuni della provincia.

Nel caso si paghi sulle seconde case, a pagare possono essere chiamati anche gli inquilini, tra il 10 ed il 30%. Ma comune che vai, aliquota che trovi. Con i sindaci della toscana che hanno scelto di applicarla diversamente. E in tanti stanno affollando i Caf in vista della seconda rata da calcolare. Se la prima rata ad Arezzo è andata infatti, le scadenze sono diverse in provincia. La Tasi si pagherà infatti il 16 giugno e 16 dicembre di ogni anno. Ma solo nei comuni come Arezzo che hanno deliberato entro il 23 maggio l’acconto si è pagato a giugno. Dove si è deliberato entro il 10 settembre si pagherà invece entro il 16 ottobre. Come a giugno l’inghippo riguarda però la compilazione del bollettino f24 che non arriverà compilato ma dovrà essere preparato magari con l’aiuto dei Caf.