Venerdì 26 Aprile 2024

Giallo di Guerrina: oggi il Riesame deciderà se revocare il divieto di espatrio a padre Graziano

E' il giorno più lungo per il frate congolese, assegnato dal suo ordine alla parrocchia francese di Saint Cloud SU LA NAZIONE DI OGGI

Padre Gratien Alabi indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia a Ca’ Raffaello (foto Fornasari)

Padre Gratien Alabi indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia a Ca’ Raffaello (foto Fornasari)

Arezzo 24 novembre 2014 - E' oggi il giorno più lungo per padre Graziano. Mancano poche ore e poi saprà se può trasferirsi nella sua nuova parrocchia francese di Saint Cloud oppure se deve restare in Italia, appeso mani e piedi al giallo di Guerrina di cui gli inquirenti lo considerano una delle chiavi principali. Eh sì, è un altro giorno decisivo per Padre Graziano Alabi, il frate congolese che per la scomparsa dell’irrequieta casalinga di Ca’ Raffaello è accusato di favoreggiamento di un sequestro di persona o addirittura di un omicidio. Ed è un giorno decisivo anche per l’inchiesta condotta dalla procura: il Gip Piergiorgio Ponticelli nell’ordinanza con la quale impone il divieto di espatrio al sacerdote sposa praticamente in toto la linea dei Pm Marco Dioni ed Ersilia Spena, che si muovono con la regia del procuratore capo Roberto Rossi, faranno altrettanto anche i giudici del Riesame fiorentino, che oggi devono necessariamente sciogliere la riserva sul ricorso presentato da Luca Fanfani, l’avvocato del frate?

Non è questione di lana caprina, perchè una cosa è ipotizzare il favoreggiamento, come fa la procura, un’altra è invece prefigurare un semplice reato di false dichiarazioni al Pm, l’obiettivo minimo di Fanfani, che invece come richiesta massima ha la restituzione del passaporto e quindi la revoca del divieto all’espatrio. Dal punto di vista pratico cambia poco: il codice punisce i due scenari più o meno alla stessa maniera. Ma se Padre Graziano passa da un ruolo attivo (il favoreggiamento appunto) a uno che lo è un po’ meno (le false dichiarazioni), le indagini fanno un secco passo all’indietro. Anche se è chiaro che non è su queste sottigliezze giuridiche che si gioca la soluzione del giallo, la quale dipende piuttosto da qualche riscontro concreto su quale è stata la vera sorte di Guerrina. E lì siamo quasi al punto zero. Niente è saltato fuori dalle analisi che i Ris hanno compiuto sia in canonica che nell’auto di Padre Graziano, una Ford Ka bianca.