Fulminato nella battuta di caccia a Cortona: è il primo morto della stagione venatoria. Spara a due metri contro un colombaccio ma colpisce l'amico

E' successo in mattinata sulla montagna cortonese fra Portole e Teverina. La vitttima raggiunta in un'altana da appostamento. C'era anche il figlio. Sul posto i carabinieri e il 118. L'ha colpito il magistrato in pensione Mario Federici

Cacciatore con i cani

Cacciatore con i cani

Arezzo, 19 ottobre 2014 - Mattinata tragica per la caccia, con una doppietta fulminata nel corso di una battuta. E' successo sulla montagna cortonese, fra Portole e Teverina. La vittima è Rolando Piermarini, 64 anni, di Trevi, in provincia di Perugia, l'ha colpito un caro amico e compagno di battuta, il magistrato in pensione Mario Federici, notissimo, ex pretore di Cortona e giudice alla sezione del tribunale di Montevarchi. Sul posto i carabinieri e il 118, ma il luogo è impervio e le comunicazioni, anche quelle telefoniche, sono state difficili per non dire impossibili per quasi tutta la mattinata

Stando alla prima ricostruzione effettuata dai carabinieri,  l'incidente è avvenuto intorno alle 8,30. Un colpo secco, sparato da Federici contro un colombaccio, dall'alto dell'appostamento. Ma sulla traiettoria c'era l'amico Rolando, che è stato raggiunto alla testa. Immediato l'allarme, ma ormai non c'era più niente da fare.

Accanto alla vittima e a Federici sull'altana c'era anche il figlio di Piermarini, un trentenne, sotto shock come il magistrato, settantacinquenne, conosciuto per lo scrupolo con il quale ha amministrato la giustizia e si è mosso sempre in ogni circostanza della vita. Non riesce a spiegarsi come un incidente del genere possa essere successo proprio a lui che cercava di non lasciare niente al caso.

Le operazioni di rimozione della salma, effettuate dai vigili del fuoco, sono state rese difficili dall'altezza cui era piazzatro l'appostamento, è stato necessario calare il cadavere per una scaletta ripidissima. Dell'incidente è stata informato il Pm di turno Julia Maggiore che ha disposto l'autopsia. I carabinieri erano guidati sul posto dal comandante della compagnia di Cortola capitano Maieli.