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Arezzo, 29 novembre 2014 - "Non è in casa, non so quando torna: provi al cellulare". La mamma del bancario in fuga con 500 mila euro sottratti all'istituto dove lavorava risponde così al telefono a chi chiama. No, lui non c'è: e le notizie che si inseguono frenetiche ora lo danno in fuga insieme ad un amico.
C’è un sacco di gente che mormora su una strana e improvvisa sparizione, ma i boatos di paese, come quasi sempre succede, nascondevano una parte abbondante di verità. Il personaggio scomparso è noto alle cronache sportive in quanto presidente, fino a poco tempo fa, di una società sportiva. Non di quelle grandi, super-importanti; ma comunque vivace e allo stesso tempo capace di aggregare molti giovani. L’ormai ex presidente è anche dipendente di un istituto bancario, con un incarico che lo vedeva impiegato all’ufficio titoli. E proprio in questa veste sarebbe successo l’inghippo.
Le chiacchiere hanno cominciato ad accavallarsi pochi giorni dopo la scomparsa del personaggio. Nessuno lo aveva più visto e pensare che lui non era mai mancato alle iniziative di paese, fossero esse sagre oppure eventi sportivi. Insomma, uno di quelli che fanno sentire la loro presenza e che si distin guono anche per disponibilità e generosità. Inevitabile dare nell’occhio se uno sparisce dalla sera alla mattina e se i giorni di assenza in ufficio si moltiplicano inesorabilmeente senza che vi sia una spiegazione logica. Ma la spiegazione, alla fine, è venuta alla luce. Secondo quanto siamo stati in grado di ricostruire, l’uomo avrebbe efettuato movimenti minimali a suo nome, ingrossando piano piano la somma accantonata. E quando la cifra si è assestata su volumi considerevoli, circa mezzo milione di euro, ecco la grande decisione, ecco la botta di vita. La fuga verso un Paese estero (pare del Sudamerica) do ve godersi il pingue malloppo in santa pace.