Scoperta abitazione cassaforte. Sequestrate banconote false, armi, munizioni e sostanze stupefacenti

L’uomo, di origine palermitane, è stato arrestato e ristretto nella casa circondariale “San Benedetto” di Arezzo

Militari della guardia di finanza  (foto di repertorio)

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Arezzo, 21 maggio 2015 - Arrestato un palermitano domiciliato nel Valdarno per il possesso di 2.770 euro false e di ottima fattura. L'arresto è stato eseguito dalla Compagnia di San Giovanni Valdarno nell’ambito dell’attività della Guardia di Finanza contro la falsificazione dell’euro. L'uomo deteneva nella propria abitazione anche armi, munizioni e stupefacenti. Nel corso dell’intensificazione del controllo del territorio disposta dal Comando Provinciale, i finanzieri avevano raccolto notizie circa la presenza di banconote false smerciate in diverse zone del Valdarno. Pertanto era partito uno specifico piano di controlli che ha consentito di individuare un soggetto con numerosi profili di rischio che, tra l’altro, frequentava diversi luoghi legati allo spaccio di stupefacenti. E’ stato quindi attuato un controllo su strada nei confronti dell’uomo, dal quale sono venute fuori tre dosi di cocaina. Per questo i finanzieri hanno proceduto alla perquisizione della sua abitazione, nel corso della quale hanno rinvenuti, oltre ai 2.770 euro contraffatti, occultati in diversi cassetti, anche 2 pistole illegittimamente detenute, 44 cartucce calibro 12, 2 coltelli a serramanico,  9.6 grammi di cocaina, 405 di hashish e 52 di marijuana.

L’uomo, di origine palermitane, è stato arrestato e ristretto nella casa circondariale “San Benedetto” di Arezzo. Preme sottolineare come grazie all’attività svolta dai militari della Compagnia di San Giovanni Valdarno, è stato possibile interrompere una pericolosa attività di immissione in zona di banconote falsificate. I finanzieri sono riusciti a prevenire gli effetti negativi che la valuta falsa ha sulle transazioni commerciali e, conseguentemente, sull’economia reale, evitando danni sia al sistema macroeconomico sia ai singoli consumatori, rispondendo pienamente alle direttive centrali che pongono tra gli obiettivi prioritari del Corpo l’individuazione dei centri di distribuzione di banconote contraffatte. Le attività, coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo, continueranno attraverso ulteriori approfondimenti di polizia giudiziaria.