Ex impero Mancini, Ecotech fa l'en plein: migliore offerta sia per Tte che per Cometi. Trecento subito al lavoro

L'azienda di Cesena verso l'aggiudicazione con una proposta sopra i tre milioni ma l'ultima decisione è del ministero Quattro le offerte per l'ex impero Mancini

ciet

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Arezzo -SI APRE UNA NUOVA ERA per l’impero costruito dall’ex presidente dell’Arezzo Piero Mancini e poi finito nelle mani del commissario straordinario Antonio Casilli. Mercoledì l’apertura delle offerte alla presenza delle aziende che hanno risposto al bando e poi la valutazione effettutata dalla commissione guidata da Casilli. Lo ricordiamo: per il ramo Tte di Ciet erano arrivate tre offerte da parte di Ecotech, la Mazzoni spa e la cordata formata da Ceit e Site. Per Cometi una sola offerta, quella della stessa Ecotech. Le valutazioni hanno già preso la via di Roma, verranno esaminate dal comitato di sorveglianza e poi dal ministero dello sviluppo economico che provvederà all’assegnazione definitiva. Siamo in grado di anticipare che in entrambe le gare il punteggio più alto è stato raggiunto dalla romagnola Ecotech. Manca la formalizzazione, ma a prendere le redini della ex Ciet sarà proprio il gruppo che aveva manifestato interesse per le due imprese. Le offerte sono state valutate in termini di punteggio complessivo con l’attribuzione di cinquanta punti su cento all’offerta economica più alta. Nel caso di Ciet\Tte la Ecotech ha offerto 200mila euro in più rispetto alla sua diretta concorrente. L’importo complessivo pare attestarsi oltre i 3 milioni. Trenta punti su 100 erano assegnabili all’offerta sui livelli occupazionali garantiti. In questo caso Ecotech si è assunta la responsabilità di mantenere invariata l’occupazione attuale. Sono circa 300 i posti di lavoro che potranno essere messi al sicuro. Il gruppo si è inoltre impegnato a garantire 20 nuove assunzioni in futuro e garantendo la priorità ai circa 180 dipendenti attualmente in cassa integrazione. Infine 20 punti su cento erano da assegnarsi al piano industriale più coerente e in grado di garantire sviluppo al ramo di azienda.  ECOTECH oltre ad aver totalizzato il punteggio più alto per Ciet\Tte, risultava essere l’unico offerente per Cometi, l’azienda che ha sede in Valteberina e che occupa circa 45 dipendenti. A questo punto la palla passa al ministero per la formalizzazione e ai sindacati per la concertazione. Nei giorni scorsi i rappresentanti delle sigle avevano espresso la necessità di individuare un compratore in grado di avanzare un piano di sviluppo credibile e garantire in toto i posti di lavoro. Al momento sembrerebbe che l’offerta di Ecotech possa rispondere agli auspici, ma è necessario aspettare ancora qualche giorno affinchè l’accordo con i rappresentanti dei lavoratori sia messo nero su bianco e siglato. All’appello ora manca solo l’assegnazione dei beni mobili di Cometi, ieri la consegna delle buste nello studio del notaio Elena Bucciarelli Ducci. SEMBRA QUINDI CHIUSO un capitolo della storia di quella Ciet fondata da Piero Mancini che investita dalla crisi, in un primo momento aveva avanzato la richiesta di ricorrere al concordato. Il no del giudice dette avvio al piano B: quello dell’amministrazione straordinaria. Si tratta di una fattispecie che viene applicata solamente nel caso in cui il deficit dell’azienda sia molto elevato così come il numero dei dipendenti a rischio. Sono pochi i gruppi in Italia ad aver ricorso all’amministrazione straordinaria. Ormai storico il caso della Parmalat che nel suo difficile percorso di risanamento fu guidata dall’aretino Enrico Bondi.