Estate calda per i contribuenti:sono in arrivo Tari, Tasi e tassa dei fossi

La prima scadenza sarà il 31 luglio la seconda rata della spazzatura, ma al ritorno dalle vacanze ci aspettano altri bollettini da pagare

TASSE

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Arezzo, 20 luglio 2014 - Le temperature c'entrano poco. Sarà un'estate estate, aspettandoci anche al ritorno dalle vacanze pronti a sferrare la mazzata finale. La prima che busserà alla porta dei cittadini è la Tari. Con la seconda rata della vecchia Tares per intendersi, che il gestore unico dei rifiuti Sei Toscana è pronto a riscuotere a fine mese. Il 31 luglio infatti scadono i termini per il pagamento tramite F24 dei bollettini. Ma questa volta l’invito di pagamento non arriverà a casa, la bolletta era infatti già stata recapitata insieme a quella contenente la prima rata. Chi l'avesse smarrita potrà richiederne copia agli uffici di via Trento Trieste. Gli inviti di pagamento sulla tassa dei rifiuti erano stati spediti da Sei Toscana srl a giugno, creando non poche polemiche perchè arrivati in ritardo rispetto alla scadenza della prima rata. Allora il Comune fece sapere che pagando in ritardo non si incorreva in nessuna mora. Non sarà così dopo il 31 luglio, visto che i bollettini adesso sono stati recapitati. Le rate erano due, una relativa al primo quadrimestre e una al secondo,  così come due erano i modelli F24 per i relativi versamenti che i contribuenti hanno ricevuto insieme.

La prima rata il 6 giugno, la seconda andrà saldata entro il 31 luglio. Ecco perchè il gestore dei rifiuti raccomandava di conservare il relativo F24. Il pagamento può essere effettuato in qualsiasi istituto di credito e ufficio postale, possibile anche on line. Gli inviti di pagamento in acconto sono calcolati ciascuno in relazione a un terzo dell’importo dovuto da ciascun contribuente del servizio di igiene ambientale a titolo di tributo comunale sui rifiuti e sui servizi per l’anno 2013 (la vecchia Tares). Il Comune stima di incassare 17 milioni e spiccioli. A dicembre il conguaglio nel quale potrebbero essere concentrati eventuali aumenti ancora da decidere. Per ora le cifre sono quelle dello scorso anno. Ma l’estate dei balzelli è solo cominciata. Sì perché se il 16 giugno scorso erano scaduti i tempi per il pagamento della prima rata Tasi, l’imposta che ha sostituito ad Arezzo (in altri comuni è diverso) l’Imu prima casa, a fine estate arriverà la seconda rata. Si paga il 3,3 per mille che è l’aliquota massima prevista dal governo, ma in compenso non ci si deve districare tra porzioni di Imu. In più ci sono le detrazioni fissate dal consiglio comunale: 50 euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni e da 50 a 150 euro per le rendite catastali sotto i mille euro.

Il gettito previsto è esattamente quello della vecchia Imu prima casa nella sua ultima versione del 2012, intorno ai 5 milioni. Quindi anche le cifre individuali dovrebbero aggirarsi su quei livelli, anche se le situazioni sono varie. Diverso nei comuni della provincia, ognuno infatti si comporta in modo diverso. Gli sportelli dei Caf saranno pronti ancora una volta per aiutare i contribuenti a districarsi con i bollettini Tasi anche al ritorno dalle vacanze. Perchè se per i comuni che hanno deliberato le aliquote è già stata saldata la prima rata, è il caso di Arezzo dove non c'è stato nessun rinvio ed è il caso di alcuni comuni della provincia, per la maggior parte la scadenza della prima rata slitta a fine settembre. Con la solita difficoltà a capire chi paga e su cosa Imu e Tasi. Due imposte diverse e non la stessa con un nuovo nome. Per fare qualche esempio un proprietario di casa ad Arezzo paga la Tasi sulla prima casa e l'Imu sulla seconda o sui capannoni industriali. Diverso in provincia ma ci sono anche pazzi incroci. Come i proprietari di case in comuni diversi. Un labirinto in cui si muovono i funzionari dei Caf . Il Comune di Arezzo ha deciso di applicare la Tasi sulla prima casa, anche per non accavallare due tasse. Sulla seconda casa resta l'Imu infatti. Ma non tutti i comuni della provincia hanno fatto la stessa scelta. In molti casi si pagheranno sia Tasi che Imu insieme. E poi c'è la tassa dei fossi, uno dei balzelli più odiati dagli aretini che fino ad oggi hanno ricorso in massa contro il Consorzio di Bonifica. Ricorsi che peraltro stanno subendo un cambiamento di rotta con la commissione d'appello che ha iniziato a sfornare sentenze favorevoli al Consorzio. A pesare nelle motivazioni la legittimità del piano di classifica che vede l’ente di via Modigliani battere cassa e sembrerebbe, anche la non necessità da parte del Consorzio di verificare il beneficio dei cittadini. E intanto l’ente di bonifica spedirà circa 170mila bollettini nelle nostre cassette postali i primi di settembre. Della serie, al ritorno delle vacanze ci aspettano altre tasse.

A casa saranno recapitati gli avvisi bonari relativi al 2014. E per chi non ha saldato gli avvisi bonari relativi agli anni precedenti, arriveranno anche le cartelle esattoriali del 2013 e quelle relative agli anni precedenti. L’importo della nuova tassa dei fossi? Il nuovo Consorzio di Bonifica nato dopo le ultime elezioni e riorganizzato, ha sempre detto di non voler aumentare le somme richieste. Di certo c’è però che è aumentato il territorio di competenza dell’ente che è più ampio e ingloba anche la comunità montana per esempio. Tutto ciò potrebbe portare a un adeguamento delle tariffe.