Sabato 27 Aprile 2024

Eden, ritorno con il botto: centinaia di persone all'apertura, film dirottato su due sale

Si risveglia il cinema in centro: folla imprevedibile all'evento Charlot. E da oggi riparte la programmazione. Intanto all'Uci risale il prezzo del biglietto

La folla alla riapertura dell'Eden

La folla alla riapertura dell'Eden

Arezzo, 17 dicembre 2014 - In fondo sono sempre loro: c'erano a maggio, nella notte dell'addio all'unico cinema in centro. C'erano in tanti con la firma sotto la petizione siglata tra gli altri anche da Gina Lollobrigida,. C'erano ieri sera: alla scoperta del cinema che visse due volte. L'Eden è ripartito dove si era interrotto. Ha riattaccato i manifesti dei prossimi film alle pareti di ingresso, ha lucidato il vetro della biglietteria: ma anche comprato le macchine digitali sulle quali era inciampatata a maggio e, crepi l'avarizia, anche il telo dello schermo gigante, bianco e senza le grinze che ormai scandivano le vecchie proiezioni. Ma è ripartito con una folla imprevedibile: intorno a "Tempi moderni", il film con cui Charlot aveva raccontato la trasformazione del mondo. Un film che la Cineteca di Bologna ha restaurato perfino meglio dell'Eden, che in fondo sfoggia le solite poltroncine e le solite magagnme di sempre ma che ha sempre il fascino segreto del candore, quasi come se Charlot riuscisse ogni volta a farci vedere il mondo con i suoi occhi. Tanta folla da accalcare sedie e sgabelli intorno ai sedili tradizionali. E poi da riaprire anche il Piccolo Eden, virando la stessa storia anche nel salottino, grazie all'elasticità che di certo il digitale ha e che le pellicole tradizionali non garantivano. C'è una fila riservata alla politica (dal sindaco Gasperini agli assessori Romizi e Magnanensi al presidente del consiglio comunale Ralli): ma tutte le altre sono per il tradizionale popolo dell'Eden. Una "prima" senza cravatte, ci sono gli anziani che con l'Eden avevano perso il cinema e ci sono tanti giovani. A fare gli onori di casa è Michele Squillace per la Secva: ha gestito i 30 anni del vecchio Eden, ne gestirà i prossimi sei-sette mesi. Un po' perché sono stati loro, grazie all'iniziativa del proprietario Carlo Mazzi, a fare la domanda e condurre in porto la digitalizzazione, compreso l'ottenimento del contributo regionale. E un po' perché lo sanno fare, conoscendo le cinema e le strade che possono portare le pellicole ad Arezzo. Dall'estate subentrerà Officine della Cultura, che però già da gennaio comincerà a riproporre quei film che in sette mesi sono rimasti lontani da Arezzo. Intanto Natale ripropone la sfida tra il gigante e il nano: e la ripropone in parte sugli stessi film, visto che i due su cui l'Eden scommette (St.Vincent e L'amore bugiardo) sono anche all'Uci. Dopo settimane di buco, stavolta dalla rete aretina saltano solo due film: una è quella di Ken Loach (Jimmi'sHall) che però all'Eden dovrebbe arrivare prima di Capodanno e l'altra è un cartoon in uscita insieme al Disney già di stanza all'Uci. Un derby che sarà anche di prezzi. L'Uci ha rialzato di fresco i suoi di altri 20 centesimi, arrivando a 8,70 nelle ore di punta e a 6.90 nelle fasce più tranquille, rialzando anche la tessera di abbonamento da 56 a 58 euro. L'Eden per ora riparte da 6,50 euro ma non è escluso che possa ritoccarlo. Ma ora due sale sono in funzione anche in centro. Sullo sfondo forse la perdita definitiva dell'Arena: lo spazio c'è ancora, sarà di certo usato per musica e altro. Ma sul cinema dubbi ci sono, una terza macchina digitale non c'è, dovrebbe essere spostata una delle due interne. La voglia in giro sembra poca, sempre che non torni con l'estate. Continuano le trattative per affidare la gestione di ristorante e bar: potrebbe essere una ricerca vicina al traguardo, in pole restano i titolari della Foce. Se dovesse succedere le due gestioni si incrocieranno senza pestarsi i piedi ma anzi provando a collaborare. Intanto la gente riguadagna l'ingresso, buca la notte, sfiora le strutture ancora al buio, infila il percorso che conduce alle sale. Se lo ricorda ancora. E prova a ripartire da lì per girare un altro film.