Supermercati, aperture anche oggi: e i sindacati proclamano lo sciopero

Su le saracinesce alla Conad di piazza Giotto e alle Crai di via Pisani e di Pratantico. La protesta proclamata in coincidenza con le grandi festività

Un supermercato Unicoop Tirreno

Un supermercato Unicoop Tirreno

Arezzo, 26 dicembre 2017 - La maratona dei supermercati non conosce tregua. E riparte perfino oggi, il giorno di Santo Stefano. 

Alcuni punti Conad saranno aperti proprio oggi, sia pur la mattina: in particolare la Conad di piazza Giotto. E con lo stesso orario sarà aperta anche la Crai. Addirittura due i punti vendita della catena disponibili: quello di via Pisano, a ridosso di piazza Giotto, e quello di Pratantico. 

Finora non si segnalano altre saracinesche alzate. Ma dai sindacati si alza l'ennesimo grido di guerra contro le aperture domenicali e festive. Ed è stato proclamato uno sciopero. Era sciopero ieri, ma a Natale le chiusure erano inderogabili, almeno da noi.

E' sciopero oggi e lo sarà anche il primo gennaio, per provare a speronare le aperture più contestate. A proclamarlo i sindacati Cgil, Cisl e Uil (Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL della Toscana).

Motivo? "La liberalizzazione non ha portato né occupazione, né incrementi delle vendite, né salari più alti, anzi sono diminuiti i salari perché la domenica è diventato spesso lavoro ordinario, sono diminuiti i posti di lavoro perché le aziende hanno licenziato e chiuso i negozi a causa della crisi dei consumi. Lo diciamo da sempre, vanno tutelati e creati i posti di lavoro e aumentati i salari, solo così si aumentano i consumi: mancano i soldi da spendere non le occasioni per farlo.

Con le liberalizzazioni sono solo peggiorate le condizioni di vita e di lavoro di quanti non riescono più ad avere una vita lavorativa che gli permetta di coltivare e realizzare una vita sociale dignitosa, che possa conciliare il lavoro con la famiglia, i figli , gli affetti. Per queste ragioni chiediamo a tutti di non fare acquisti – neppure online – nelle prossime festività. E dichiariamo astensione e sciopero per le festività del 25, 26 dicembre e 1° gennaio. Sottolineando quanto molte sentenze hanno sancito: il lavoro nelle festività civili e religiose individuate dal Contratto nazionale non è un obbligo e il lavoratore non può essere obbligato.