Cessione di "OroArezzo": rinvio al 7 febbraio, assenti Regione e Comune

Il governatore Enrico Rossi chiede una fase di riflessione. Il sindaco: "Voterei sì solo per evitare di portare i libri in Tribunale. Comunque è una gestione fallimentare". La Camera di Commercio vota sì alla vendita: 4-2

Enrico Rossi

Enrico Rossi

Arezzo, 19 gennaio 2017 - Tutto come previsto: l'assemblea dei soci di Arezzo Fiere che doveva decidere sulla cessione delle Mostre Orafe al gigante Ieg, nato dalla fusione delle Fiere di Rimini e Vicenza, si rivela interlocutoria e decide solo il rinvio al 7 febbraio, a cavallo della data ultima prevista dal contratto, che è il 15 del mese. Mancano la Regione, socio di maggioranza con il 41 per cento, e il Comune, che prima deve passare dal voto del consiglio comunale.

Il presidente Andrea Boldi difende a spada tratta il progetto cui ha lavorato negli ultimi mesi di passaggio di mano: "E' un'opportunità per il territorio, non regge l'idea della difesa dell'aretinità". Con lui Federorafi, gli orafi di Confindustria, Confartigianato e Confapi. Più problematica la Cna. Perplessi, per non dire in posizione critica, l'Ascom e la Coldiretti. Lo si è visto anche nel corso della riunione della giunta di camera di commercio che ha preceduto l'assemblea e che si è conclusa con un voto a favore della cessione 4-2: per sì industriali e artigiani, contro Ascom e Coldiretti.

Lo stop alla cessione immediata, come voleva Boldi,.arriva da Firenze, direttamente dal governatore Enrico Rossi: in giunta boccia la proposta avanzata dall’assessore Stefano Ciuoffo. «ArezzoOro» per ora non si vende e stamani in assemblea la rappresentante della Regione Elisa Nannicini annuncerà il no. O meglio, per rinviare la decisione e discutere sul futuro delle fiere orafe, possibilmente ricercando un accordo diverso con il gigante «Ieg».

In ballo la cessione della massima manifestazione fieristica aretina, garantita al palaffari per quattro anni. Ma dopo? Il pollice verso della Regione è determinante, almeno oggi: con il 40% delle quote, è la principale azionista di Arezzo Fiere ed è difficile pensare che sia messa facilmente in minoranza. Impossibile nell’immediato visto che il Comune non voterà a favore della cessione. «Per arrivare a un passo del genere - spiega Alessandro Ghinelli - ho bisogno di un passaggio in consiglio comunale». E attacca: «Siamo davanti, come da tempo andavo sostenendo, al clamoroso fallimento della gestione, il problema non riguarda solo ArezzoOro, ma la povertà di contenuti durante l’anno e la perdita anche di eventi di valore assoluto quali il Forum Risk».

Quindi? «Potrei dare indicazione favorevole alla cessione, se questo fosse l’unico modo per evitare di portare i libri in tribunale». Netto no da Fratelli d’Italia e Lega. Problematico anche l’approccio di Franca Binazzi, presidente Cna: «“Molti orafi sono anche soci di Arezzo Fiere. E quindi quale sarà il trattamento riservato a chi negli ultimi 30 anni ha acquistato quote della società? Decidere sul valore della loro partecipazione è un atto dovuto a chi ha investito nel polo espositivo aretino».