Arezzo, 12 aprile 2017 - Provano di nuovo. Probabilmente anche consapevoli che i risultati non saranno trionfali ma come gesto simbolico ad un fenomeno che combattono da anni: l'apertura indiscriminata dei negozi di domenica e perfino nelle feste comandate.
Per Pasqua e Pasquetta Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana hanno proclamato lo sciopero. “No al sempre aperto”. Moitvo? Chiedono il rispetto del significato e del valore sociale delle festività. "La completa liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali e festive, con il passare degli anni, si è rivelata negativa, non ha portato nessun aumento dell’occupazione e nessun aumento dei consumi, come dimostrano le procedure di licenziamento fatte dalle aziende della Grande Distribuzione che hanno scelto il “sempre aperto h24”. “Sono peggiorate le condizioni di lavoro, gli orari, la vita delle lavoratrici e dei lavoratori, è aumentata solo la precarietà.
Maquale sarà la situazione ad Arezzo? Non apriamo a Pasqua, almeno in apparenza quasi tutti compatti. Ma non per timori dello sciopero ma perché quella è rimasta la linea rossa che le imprese non superano. Ma a Pasquetta il fronte si frattura nei soliti rivoli. Perché domani la spesa sarà più che possibile. Intanto aprirà Esselunga e per tutto il giorno, l’altro gigante della grande distribuzione. Quindi apriranno le Pam, una delle catene che nel tempo hanno cavalcato in modo più convinto le vendite festive.
Non apriranno le A&O, mentre dovrebbe essere diversificata la risposta Conad: in base alle nostre informazioni rimarrà chiusa via Setteponti mentre aprirà almeno la mattina il punto vendita di piazza Giotto. Come dovrebbe essere aperta anche Eurospin, che in genere fa pochissime eccezioni nel corso dell’anno. Chiuse le Coop, che mantengono il coprifuoco per Pasqua, Pasquetta e per il 25 aprile.
Diverso, chiaramente, il fronte dei negozi, fatto in grande maggioranza di imprese familiari e pochi dipendenti. Stavolta non ci sono coincidenze con grandi eventi aretini e la cosa più probabile è che le chiusure saranno generalizzate: in quel caso creando problemi ai turisti che per Pasquetta hanno esigenze diverse.