Arezzo, 28 ottobre 2016 - Gli "operai" di Babbo Natale. Il mercatino tirolese ha iniziato la caccia alle assunzioni in vista dell'evento che terrà banco sotto l'albero. Settanta assunzioni.
E’ l’altra faccia del mercatino tirolese. I numeri di un anno fa hanno ingolosito perfino gli uomini del nord, meno inclini di noi ai grandi entusiasmi. Che non solo tornano ma allungano parecchio: apertura il 25 novembre, chiusura il 26 dicembre. Un mese e qualcosa. E la macchina delle assunzioni stringe i tempi.
Gli organizzatori del mercatino tirolese hanno già preso accordi con l’associazione commercianti, che organizza l'appuntamento di fine anno. I curriculum stanno arrivando in queste ore (l’indirizzo è [email protected]). Anzi, a questo punto il tempo è agli sgoccioli, restano davvero pochi giorni per candidarsi. Curriculum con foto: l’immagine, si sa, vuole la sua parte.
Anche se poi le evoluzioni possono essere a sorpresa. Nell’edizione 2015 è stato un signore di circa 50 anni a diventare il venditore ideale, dal banco del formaggio. Sulla base dei curriculum saranno gli stessi organizzatori poi l’8 novembre a fare il «casting» decisivo, sempre nella sede dell’Ascom. Sono assunzioni con i voucher, beninteso, l’ultimo gradino di quella montagna che parte dalla disoccupazione e arriva in cima alla sicurezza dello stipendio a fine mese. Ma stavolta il lavoro «volante» atterra su dimensioni dignitose: un mese di fila.