Fiere orafe, tutto in due giorni: arriva l'ok all'accordo con Ieg

Oggi il consiglio comunale e domani la firma, ma ormai il quadro sembra scontato. Ecco il quadro dell'operazione

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Arezzo, 6 febbraio 2017 - Si completa il percorso verso le grandi fiere. Lei, Ieg (Italian Exhibition Group), il secondo gruppo fieristico nazionale dopo Milano e anche quello che si appresta a quotarsi in Borsa, 150 milioni di fatturatoe a breve anche le due mostre orafe aretine. Fra oggi e domani si decide la partita. Subito il consiglio comunale che deve decidere la posizione di Palazzo Cavallo e la firma del protocollo d’intesa dopo l'intesa fra il governatore Enrico Rossi e il presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni, poi l’assemblea dei soci di Arezzo Fiere per il definitivo via libera.

Non più una semplice acquisizione delle fiere orafe da parte di Ieg, con pagamento di un canone per i primi quattro anni e poi il diritto di opzione reciproco per l’acquisto o la vendita definitiva, ma un ingresso di Arezzo Fiere nel capitale azionario del gigante.  La Regione, che capeggiava il partito dei perplessi sul primo contratto, è passata in quello dei favorevoli.

Scontato l'esito dell’assemblea dei soci di domani: la Regione vale il 40%, la Camera di commercio il 20, insieme sono già  maggioranza, cui andrà ad aggiungersi il 10 della Provincia. Il Comune possiede un altro 10, ininfluente, ma è probabile che Palazzo Cavallo non si metta di traverso.  L’assemblea dei soci voterà  su due documenti: il contratto vero e proprio e il protocollo che sarà firmato stamani fra Rossi e il presidente di Ieg.  

Entro sei mesi parte il tavolo tecnico in cui si decideranno quota di Arezzo Fiere in Ieg (di forte minoranza ma non proprio irrilevante, probabilmente con un posto in Cda) e allargamento dell’alleanza al turismo congressuale e convegnistico.