Fiere, ecco l'intesa: lunedì la ratifica, tavolo per l'ingresso nel capitale sociale

La firma del Governatore, di Andrea Boldi e del presidente di Ieg Cagnoni. Integra il contratto di cessione delle fiere orafe. Le ulteriori sinergie

La mostra dell'oro

La mostra dell'oro

Arezzo, 4 febbraio 2017 - Eccolo il protocollo d’intesa che lunedì sarà ratificato da Regione, Ieg e Arezzo Fiere. E’ firmato dal governatore Enrico Rossi, dal presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni e dal leader del polo fieristico aretino Andrea Boldi. Va ad integrare il contratto di cessione delle fiere orafe, come anticipato allarga gli orizzonti dell’accordo, apre a una partecipazione azionaria di Arezzo Fiere in Ieg, non contiene però la riforma dell’articolo 8 sull’automatismo della cessione a partire dal 2021.

La premessa ricorda che la Regione Toscana ha una partecipazione del 39,9% nella società aretina e che Ieg, «primo polo fieristico in Italia per manifestazione organizzate», ha «come obiettivo la quotazione in Borsa». Il protocollo prende atto della proposta di contratto che andrà all’approvazione nell’assemblea dei soci di Arezzo Fiere martedì 7 febbraio e conferma l’affidamento di OroArezzo e Gold Italy a Ieg con decorrenza immediata, già dall’evento di maggio, con utilizzo del palaffari «e di parte del personale».

Entro il 28 febbraio 2012 si conferma «la possibilità di esercitare una opzione sia call che put per la compravendita delle due manifestazioni da parte di Ieg Spa a un prezzo pari a 4,5 volte il valore dell’Ebidta 2016 della manifestazione OroArezzo». E in caso di opzione esercitata Ieg «si impegna comunque a organizzare le due fiere orafe ad Arezzo per un periodo minimo di almeno 10 anni».

Il protocollo specifica il contratto già concordato non viene in alcun modo rimesso in discussione, ma ch è «intenzione delle parti fare il possibile per favorirne l’attuazione e massimizzare le sinergie e le economie di scala».

Ed eccoci al cuore dell’allargamento dell’intesa originaria: la base sarà la costituzione entro sei mesi di un tavolo paritetico «che lavorerà per l’individuazione delle modalità con cui trasformare l’opzione di acquisto da parte di Ieg Spa delle manifestazioni orafe aretine, in una opzione di ingresso di Arezzo Fiere e Congressi Srl nel capitale di Ieg». Il tavolo dovrà pure «approfondire e individuare i criteri per la stima» del valore di Ieg, insieme alla «modalità per l’ingresso di Arezzo Fiere nel capitale di Ieg».

Allo stesso tempo si dovrà occupare delle «eventuali ulteriori possibili sinergie attuabili tra le fiere toscane ed il polo fieristico di RiminiVicenza, come ad esempio in ambito congressuale e convegnistico». I lavori del tavolo tecnico dovranno «necessariamente concludersi entro il 30 giugno 2019». Ricapitolando: in assemblea va al voto il contratto originario, ma nel protocollo c’è l’impegno «a stipulare un emendamento che consenta di recepire le nuove condizioni frutto del lavoro del tavolo tecnico».

E c’è anche un’ulteriore clausola, ovvero che l’opzione di compravendita delle fiere possa essere esercitata «anticipatamente a quanto previsto dal contratto e fin dal 30 giugno 2019». La parola passa adesso all’assemblea, senza dimenticare il passaggio in consiglio comunale lunedì 6 febbraio, in concomitanza con la ratifica del protocollo.

di Salvatore Mannino e Sergio Rossi