Confcommercio preoccupata per il futuro di Cortona on The Move e Cortonantiquaria

Alcuni problemi logistici (l’inagibilità dei locali nell’ex ospedale e la probabile indisponibilità di Palazzo Vagnotti) potrebbero indebolire la presenza in centro storico delle due manifestazioni culturali, le più importanti dell’anno per la città, che da sole riescono a mobilitare migliaia di visitatori.

Inaugurazione della Cortonantiquaria 2017

Inaugurazione della Cortonantiquaria 2017

Cortona, 20 settembre 2017 - “Non possiamo permetterci di perdere Cortona On The Move e Cortonantiquaria”. E’ un grido d’allarme chiaro e deciso quello lanciato dalla Confcommercio aretina preoccupata per il futuro delle due importanti manifestazioni cortonesi.

Il rischio di perderle sarebbe legato, soprattutto, all’ indisponibilità di alcuni locali che le hanno fino ad ora ospitate.

Il Cortona On The Move (come anticipato recentemente anche attraverso le pagine della Nazione dallo stesso direttore esecutivo Antonio Carloni) perderà dal 2018 le sale dell’ex ospedale cittadino. La provincia di Arezzo proprietaria del bene, infatti, ha comunicato agli organizzatori del noto festival internazionale di fotografia contemporanea che sono venuti a mancare gli standard di sicurezza necessari per continuare ad aprire la struttura e che non potrà più essere messa a disposizione.

“Cercare un’altra sede della stessa ampiezza in centro per il festival significherebbe aumentare troppo i costi”, spiega Carlo Umberto Salvicchi responsabile della delegazione cortonese di Confcommercio. “E tra parentesi, al di là dell’utilità per la mostra fotografica, l’ex ospedale è uno spazio che va recuperato per la città stessa, a fini scolastici, turistici, residenziali. Qualsiasi cosa purché torni a vivere come merita”.

Per quanto riguarda “Cortonantiquaria”, invece, “girano voci che la sede ormai storica di Palazzo Vagnotti potrebbe diventare indisponibile per un cambio di uso da parte della proprietà”, anticipa Salvicchi. Una scelta che lo stesso rappresentante della Confcommercio giudica legittima, ma che imporrebbe la ricerca immediata di un’alternativa di sede altrettanto valida per la mostra. “L’evento ad oggi è la manifestazione cortonese più longeva e riesce a fondere turismo, cultura e commercio ai livelli sempre alti e ha bisogno di location adeguate al target dei suoi visitatori”, sottolinea ancora Salvicchi.

Della questione, tra l’altro, si sta interessano in prima persona anche l’avvocato Nicodemo Settembrini presidente dell’omonima fondazione anch’egli preoccupato del futuro delle manifestazioni. Accanto a loro anche imprenditori e cittadini.

“Cortona non può permettersi di indebolire iniziative culturali così importanti per semplici problemi di logistica”, incalzano Confcommercio e Settembrini. “Realizzare questi eventi in tono minore costituirebbe una perdita non solo per le imprese, ma anche per l’immagine e la vitalità della stessa Cortona. Confidiamo che l’amministrazione apra subito un tavolo di confronto con gli organizzatori e altri soggetti per affrontare la questione nei tempi necessari. Noi ci mettiamo a disposizione”.

 Laura Lucente