Da Banca Etruria a Banca Tirrenica: le fasi finali della trattativa con Ubi

Da Bankitalia l'annuncio ufficiale subito dopo il passaggio dei crediti deteriorati al Fondo Atlante. I nuovi vertiici sono il presidente Ranica e l'Ad Manella

Osvaldo Ranica

Osvaldo Ranica

Arezzo, 10 maggio 2017 - Ricordate Banca Etruria? Ora non c'è più. Si chiama Banca Tirrenica Spa: un nome provvisorio, per i mesi che passeranno da qui alla definitiva fusione tecnica, in programma a novembre. Consigliere Maria Perdicchi. Mentre in Banca Del Vecchio il presidente del Cda è Costantino Vitali, con vice presidente Antonello Cestelli e consigliere sempore Maria Perdicchi

C'è l'annuncio ufficiale, pubblicato sul sito di Bankitalia: Etruria è di Ubi, il closing è cosa fatta. Questo il comunicato ufficiale dell'Organo di Vigilanza: "Si rende noto che, in data odierna, si è perfezionata la cessione a Unione di Banche Italiane S.p.A. (UBI Banca) di Nuova Banca delle Marche S.p.A., Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio S.p.A. e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti S.p.A., essendosi verificate le condizioni sospensive previste dal contratto stipulato in data 18 gennaio 2017, tra cui il rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti Autorità italiane ed europee. Conseguentemente, con provvedimenti della Banca d’Italia è stata dichiarata la cessazione della qualifica di “ente ponte” dei suddetti intermediari che proseguiranno la loro attività nell’ambito del Gruppo UBI. L’impegno dell’Unità di Risoluzione della Banca d’Italia prosegue ora sull’operazione di cessione di Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, che si concluderà nelle prossime settimane".

L'ultimo metro per chiudere il passaggio di Banca Etruria a Ubi era arrivato in giornata Il fondo Atlante II ha rilevato 2,2 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi da Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti per 713 milioni. L'operazione, si legge in una nota, «rende possibile la cessione delle tre banche ad UBI e permette di risolvere definitivamente una delle situazioni critiche del sistema bancario Italiano». Il prezzo medio pagato per il portafoglio è di circa il 32% del valore di libro. L'operazione è la prima di Atlante II che «a breve» potrebbe annunciare «altre importanti operazioni».

Definito anche il quadro della nuova governance. Il presidente già designato è l'ex direttore generale della (ex) Popolare di Bergamo e membro del consiglio di gestione Osvaldo Ranica, bergamasco doc, quello incaricato da ora in poi di seguire il percorso verso la definitiva fusione nel gruppo Ubi, rilevando l'incarico finora portato avanti da Roberto Nicastro. Il nuovo amministratore delegato è Silvano Manella. Entrambe nomine anticipate ieri e ora ufficiali

Il closing, che ormai era nell'aria, è arrivato al completamento dell'iter fatto di autorizzazioni e accordi vari, nel quale la settimana scorsa era arrivato l'ok fondamentale dell'Unione Europea e dell'Antitrust

Seguiranno le assemblee dei tre istituti che preluderanno alla completa operatività gestionale, in attesa della fusione per incorporazione delle tre banche in Ubi. Quella di Banca Etruria dovrebbe scattare a novembre, un mese dopo Banca Marche.

Gli impegni prevedono un patrimonio netto contabile pari ad almeno 1.010 milioni di euro e un indice di patrimonializzazione Cet 1 ratio non inferiore al 9,1%, mentre da parte di Ubi, per mantenere un Cet 1, comprensivo anche dell'integrazione delle tre banche ad un livello superiore all'11% già a partire da quest'anno, è stato previsto un aumento di capitale di 400 milioni di euro, che è poi quello proposto nell'assemblea del 7 aprile.