OroArezzo, il sindaco incontra a Vicenza i vertici di Ieg: "Ho avuto rassicurazioni"

Intanto la Fiera è partita con il piede giusto per i 300 orafi aretini presenti. Cessione delle mostre, le aziende sono convinte: è una prospettiva inevitabile

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Arezzo, 21 gennaio 2017 - «Nonostante siamo solo ai primi due giorni di fiera l'atmosfera che si respira è positiva. Si percepisce con chiarezza un settore che ha tutta la volontà di reagire alla crisi. Innovazione, mercati internazionali, e valorizzazione del Made in Italy sono oggi i temi più sentiti dai nostri orafi, disposti a fare sistema per raggiungere gli obiettivi. Legittimo il timore di una perdita d'identità, ma la consapevolezza di una prospettiva di sviluppo e di crescita danno prova di un settore maturo e responsabile». Lo ha detto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli in visita ai trecento espositori aretini presenti alla kermesse vicentina in rappresentanza di uno dei comparti orafi più importanti al mondo.

In occasione dell'apertura di VicenzaOro, il sindaco Ghinelli ha incontrato anche il collega sindaco di Vicenza Achille Variati, e il presidente e il vicepresidente di IEG (International Exhibition Group) Lorenzo Cagnoni e Matteo Marzotto. Inevitabile il commento sulla vicenda Arezzo Fiere e Congressi e sulle reali volontà del colosso italiano dell'expo.

«Da entrambi - spiega Ghinelli - ho avuto ampie rassicurazioni sulla volontà di puntare su Arezzo per fiere di grande livello, con una partecipazione ancora maggiore di compratori internazionali. E’ dalla presenza dei buyers, e quindi dalla possibilità di seminare trattative e di concludere ordinativi che si misura il successo di un evento».

Sull'argomento molte delle aziende orafe aretine concordano circa la inevitabilità dell'operazione, a patto che le esposizioni aretine vengano valorizzate e rimangano in città. La presenza all'interno della società di un colosso fieristico può rappresentare una garanzia in questo senso.

Intanto, sono positive anche le prime reazioni degli operator partecipanti alla manifestazione, in particolare di quelli aretini: la fiera di Vicenza starebbe dimostrando che c'è se non una ripresa almeno una ventata di ottimismo in un mondo, quello dell'oro, che ha vissuto un 2016 particolarmente difficili, con cali dell'export contenuti ad Arezzo e più consistenti nelle altre due capitali del metallo prezioso, Vicenza e Valenza. Ma servirà più tempo per capire se è solo un'impressione, magari dettata dall'ottimismo della volontà,o se invece qualcosa si muove in fondo al tunnel delle mille difficoltà per le aziende esportatrici del settore.