Agricoltura, nell'ultimo anno crescita di rilievo delle componente giovanile

Coldiretti: nel territorio aretino 24,1% nel terzo trimestre del 2016

marcelli

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Arezzo, 3 febbraio 2017 - L'andamento dell'agricoltura fa registrare in provincia di Arezzo, rispetto al terzo trimestre del 2015, un aumento del 1,3% con un saldo positivo di  78 aziende. Ma grande slancio a tutto ciò viene dai giovani: le imprese giovanili aretine  - secondo gli ultimi dati di Camera di Commercio - operano nel commercio (24,1%), nelle costruzioni (17%), nel manifatturiero (12,1%) e, appunto, nell'agricoltura (10,9%): quest'ultima ha sperimentato nell'ultimo anno una crescita di rilievo delle componente giovani (24,1%), che l'ha portata a toccare a settembre 2016 le 371 unità.

“Il risultato è che oggi – spiega il presidente di Coldiretti  Toscana e Arezzo. Tulio Marcelli - quasi un’impresa condotta da giovani su dieci in Italia opera in agricoltura (8,4%), guidata da under 35 per effetto del crescente interesse dei giovani per il lavoro in campagna, che si è esteso fino alla trasformazione e al commercio, con il boom delle vendite dirette dell'agricoltore di prodotti a chilometri zero”
“Siamo di fronte – insiste Marcelli  - ad una realtà che è stata favorita dalle legge di orientamento per l'agricoltura (la  228/2001), fortemente sostenuta da Coldiretti che ha rivoluzionato le campagne e consentito ai giovani di interpretare in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale”.
La chiave innovativa è proprio quella che ha chiamato in agricoltura, ad esempio, la giovane imprenditrice Valentina Corgna, che ha dato vita, in zona Castiglion Fiorentino, all’agriturismo, di fatto ancora in costruzione, “Villa la Fontina”.
“E’ stata una scelta di vita – spiega l’imprenditrice, appena insediata con il Psr (Piano di sviluppo rurale) della Regione Toscana del 2016 – ho davvero sentito il richiamo della mia terra, facevo l’avvocato a Milano, ma ho scelto di ristrutturare la casa di famiglia in campagna per farne un agriturismo, portando avanti la parte produttiva con circa 7 ettari di oliveto, e poi dedicandomi, appena possibile, all’agricoltura sociale, dedicando appunto una parte del lavoro all’assistenza ai disabili e ai minori anche attraverso la cura di quello che ho ribattezzato l’orto dei sapori”.
Una scelta quindi, emblematica della multifunzionalità aziendale. Ma non mancano le difficoltà: “Io non ho un’azienda giù strutturata alle spalle come molti altri giovani agricoltori – precisa la Corgna .  per cui mi sono scontrata con enormi difficoltà burocratiche, e con la mancanza di formazione specifica. Su questo Coldiretti Arezzo mi ha aiutato molto, anche nella formazione, ma forse anche le istituzioni locali, Regione compresa, potrebbero fare di più”.
“Sono sfide importanti per io nostri giovani che appunto seguiamo con grande attenzione: oggi il 70 per cento delle imprese under 35 opera in attività  - spiega a sua volta il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi - che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agri-asilo, ma anche alle attività ricreative come la cura dell'orto e i corsi di cucina in campagna, l'agricoltura sociale per l'inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l'agri-benessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili, secondo una indagine della Coldiretti”.
“Occorre tuttavia evidenziare - approfondisce Rossi -  però una serie di problematiche gravi, oltre all’appesantimento burocratico, abbiamo la grave proliferazione incontrollata degli animali selvatici ungulati, ma anche e soprattutto i  livelli estremamente bassi dei  prezzi  delle principali produzioni agricole, che rischiano di  compromettere seriamente la redditività aziendale delle imprese del settore. Se non si trovano soluzioni si rischia quindi di minare sul nascere quello spirito imprenditoriale che ha portato molti giovani a cimentarsi nell'attività agricola, in alcuni casi attraverso il ricambio generazionale nelle aziende, in altri con l'avvio di nuove imprese.”