Arezzo, 19 settembre 2013 - Fumata quasi nera alla Mabo, azienda da quasi 300 dipendenti. Le ultime speranze sembrano essersi sciolte l'altra mattina in tribunale davanti al giudice Cosmo Crolla.

Finito in una spirale debitoria, l’ex colosso casentinese dei prefabbricati aveva avanzato una proposta di concordato che il giudice ha respinto senza nemmeno metterla ai voti dei creditori.

E questi ultimi, i chirografari, si erano precedentemente riuniti in assemblea decidendo di rifiutare la proposta dopo aver ascoltato la relazione di commissari Massimo Borri e Daniela Saitta (la stessa che è stata commissario all’Eutelia). Crolla ha ritenuto che non vi fossero le condizioni per accettare il concordato ma non ha avviato contestualmente la procedura di fallimento, concedendo alla Mabo di Roberto Falsini un altro mese di tempo.

Entro il 15 ottobre l’azienda dovrà presentare una nuova proposta che si baserà, secondo quanto emerge, sulla revoca delle cessioni di credito alle banche, meccanismo che garantirebbe una liquidità di circa 11 milioni di euro per garantire i creditori e soprattutto, per quanto pensa il giudice, di assicurare il buon esito della proposta concordataria. La nuova udienza è stata fissata per il 24 ottobre.