Valdarno, 13 luglio 2011 - Se la macchia di leopardo che caratterizza la crisi economica tutta valdarnese dell’ultimo biennio è ancora complessa da interpretare, una notizia positiva riapre qualche spiraglio tra le difficoltà. La Power One ha ripreso le assunzioni interinali e sono settanta i posti di lavoro che il colosso mondiale del fotovoltaico ha assunto fino al prossimo 5 agosto.

Una data non troppo lontana è vero, ma lo stabilimento del resto nel mese di agosto resterà chiuso fino al 22, ed i vertici aziendali sono poi quasi certi di poter far lavorare i nuovi arrivati per lo meno fino alla fine dell’anno. Nei mesi di giugno e luglio infatti c’è stata una crescente richiesta di inverter per il fotovoltaico e questo ha permesso il temporaneo aumento di personale.

«L’attuale trend permette infatti un certo ottimismo in previsione soprattutto della ripresa del mercato tedesco – ha detto il presidente del consorzio Terranuova Luciano Raviola, dirigente anche di Power One -, che nei primi sei mesi del 2011 è stato addirittura più fermo di quello italiano, ora però i dati dopo un periodo nero tornano ad essere piuttosto positivi e questo fa ben sperare, anche se sarà impossibile eguagliare il 2010, hanno boom per il fotovoltaico in assoluto e non solo per la nostra azienda».

Il mercato italiano, nei mesi fra febbraio e giugno aveva subito non una brusca frenata ma uno stop improvviso a causa di una bozza di decreto legislativo parte integrante del cosiddetto “milleproroghe”, cinque mesi fa in discussione al governo, che avrebbe potuto stoppare i finanziamenti al fotovoltaico; conseguenza solo rischiata e non avvenuta grazie ad un nuovo decreto successi sull’energia fotovoltaica.

Così il mercato è tornato a salire e se dunque l’autunno confermerà le costanti riprese delle commesse, la ricaduta sarà positiva per l’intero Valdarno. Resta il dato di fatto che Power One rappresenta al momento la più importante azienda del territorio, esprimendo 545 dipendenti, 280 interinali e 450 che lavorano grazie all’indotto.
Numeri alti, che tutti sperano possano crescere comunque ancora.