Sì al decreto: rimborso automatico fino all'80% per redditi o patrimoni bassi. Ma è bufera

Reddito sotto i 35 mila euro o patrimonio mobiliare sotto i centomila. Padoan: "Il rimborso automatico riguarda circa metà dei risparmiatori". Gli altri verso l'arbitrato. Nessun tetto: soldi a chi ne ha diritto. Rabbia consumatori. Il comunicato ufficiale: tutti i dettagli

Renzi e Padoan

Renzi e Padoan

Arezzo, 29 aprile 2016 - E decreto fu. Un decreto studiato per risanare le perdite dei risparmiatori ma che fatalmente già sta dividendo l'opinione pubblica. La chiave? «Abbiamo ottenuto che vi possa essere un rimborso forfettario fino all'80%, senza arbitrato, purché ricorra una delle due condizioni: un reddito lordo molto basso, sotto 35.000 euro, o un patrimonio mobiliare sotto 100.000 euro». Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, al termine del consiglio dei ministri parlando degli indennizzi agli obbligazionisti delle 4 banche salvate.

Ma vediamo i dettagli. Il governo ha approvato l'atteso decreto per sanare le posizioni dei 10.000 obbligazionisti subordinati di Carichieti, CariFerrara, Banca Marche e Banca Etruria, stabilendo il cosiddetto «doppio binario», con indennizzi automatici per poco più della metà dei coinvolti e con il ricorso all'arbitrato per gli altri. Il rimborso automatico sarà all'80% e riguarderà i risparmiatori con redditi inferiori a 35.000 euro o con un patrimonio mobiliare sotto i 100.000 euro.

Per gli altri, e per tutti coloro (in tutto 158 persone) che hanno investito dopo il 12 giugno 2014, cioè dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea della direttiva sul bail in, ci sarà il giudizio delle commissioni arbitrali. L'80% sarà calcolato sul corrispettivo pagato per l'acquisto degli strumenti finanziari al netto delle spese connesse alle operazioni di acquisto, cioè delle commissioni bancarie, e dei rendimenti ottenuti.

In pratica sarà riconosciuto l'equivalente dei rendimenti dei titoli di Stato, mentre l'eccedenza di guadagno su rendimenti che viaggiavano molto sopra la media di un normale conto corrente sarà scalata dagli importi rimborsati. Un approccio in linea con quanto ribadito anche dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco, secondo cui «il risparmio deve essere difeso, ma bisogna capire che se un risparmio diventa un investimento finanziario non può essere difeso fino in fondo».

Le risorse arriveranno dal fondo bancario già istituito con la legge di stabilità, anche se il governo non ha ancora calcolato di quanto esattamente cresceranno le disponibilità, attualmente a 100 milioni di euro. L'ammontare, ha spiegato Pier Carlo Padoan, «dipenderà dall'effettiva implementazione, non solo da chi chiederà il rimborso automatico, ma anche dagli esiti dei processi arbitrali».

Il ministro dell'Economia ha però tenuto ad assicurare che «le risorse non saranno razionate» e che non ci sarà «il rischio che ad un certo punto qualcuno possa non trovare più i soldi». 

Nella legge di stabilta' c'era un fondo con tetto di 100 milioni di euro per gli indennizzi, ora, con questo decreto "le risorse non saranno tali da razionare chi ha diritto. Ci saranno soldi per tutti quelli che hanno diritto".

Ma di fronte alla svolta, che secondo Renzi risana la ferita aperta, si scatena già la furia dei consumatori. In particolare nei confronti del tetto dei 35 mila euro, giudicato troppo basso e che quindi sarebbe destinato potenzialmente ad escludere buona parte dei risparmiatori rimasti stretti nel decreto di novembre.