E' morto Piero Comanducci. Storico albergatore, dirigente di categoria e studioso della città

Aggredito da annida una grave malattia, la fine nella notte: su facebook l'annuncio del figlio Marcello, assessore della nuova giunta. Domani i funerali in Duomo

piero comanducci

piero comanducci

Arezzo, 29 luglio 2015 - Ha perso la sua ultima battaglia, lui che nel lavoro come nella città le aveva vinte quasi tutte. Ha perso la sua battaglia con la malattia, quella malattia terribile che spesso fai fatica a chiamare per nome ma della quale lui parlava senza tirarsi indietro. E' morto Piero Comanducci. La camera ardente sarà allestita alla Misericordia dalle 11. Domani alle 15 i funerali in Duomo,

Si è spento il sorriso discreto ma anche il piglio combattivo di un uomo la cui vicenda personale da anni si è incrociata con quella della città. Albergatore storico, titolare del Continentale, che aveva trasformato nel locale più frequentato da personaggi a livello mondiale e le cui foto campeggiano nell'albergo.

Ma insieme dirigentre di categoria, nelle file dell'associazione commercianti, e con ruoli che via via lo avevano chiamato a contribuire alle sorti di Arezzo, sul piano in particolare del turismo.

E' morto un innamorato della città, che aveva studiato e scandagliato da cima a fondo, con la telecamera che govermava come un navigato professionista del settore. Appassionato di motori, aveva non solo seguito ma portato in città i grandi eventi del settore, rally in testa. Cogliendo di volta le occasioni nuiovo, come quando aveva trasformato una saletta dell'albergo in un punto di ascolto dell'aavventura di Luna Rossa, la sfida di Patrizio Bertelli-

E' morto stanotte Piero, l'annuncio è arrivato via facebook dal figlio Marcello, fresco assessore alle attività produttove. "Mi mancherai babbo" scrive, nel suo ultimo saluto, che lui, uomo di comunicazione, affida non a caso ai social. A lui, alla sua famiglia l'affetto e il cordoglio della Nazione, a Piero il ricordo e la carezza di un giornale che tante volte lui per primo aveva considerato il suo punto di riferimento per tante piccole e grandi sfide che aveva avuto la generosità di combattere.