E' morto l'eroe del lago: viveva in una roulotte, aveva salvato un turista

Stava affogando e Piero Grandi si tuffò in mutande riportandolo a riva. Era seguito dal Comune e amatissimo dalla gente

Piero Grandi

Piero Grandi

Arezzo, 17 novembre 2015 - Non c'era nessuno a salvarlo come aveva fatto lui anni fa, "ripescando" un turista tedesco che stava affogando. Non c'era nessuno in grado di strapparlo ad un destino che ormai era scritto. E Piero Grandi se ne è andato.

VIveva da solo, con il suo cane e la sua roulotte parcheggiata sulle sponde del lago di San Cipriano. Quindici anni fa aveva salvato un turista tedesco nelle acque del lago. E il comune di Cavriglia ha voluto celebrarlo con uno splendido ricordo e un’immagine indelebile. La sua roulotte sulle sponde del lago.

«Piero Grandi abitava là – si legge nella nota ufficiale – con il suo mezzo sconquassato, i suoi quattro oggetti, la sua giacca sdrucita, i suoi capelli spettinati dal vento. Non era un uomo del lago, ma era parte integrante del suo paesaggio e dei suoi colori. Un custode povero solo all’apparenza e soprattutto gentile, che conosceva questo fazzoletto di mondo palmo a palmo, pianta a pianta, filo d’erba per filo d’erba, insetto per insetto, pesce per pesce, fiore per fiore».

Piero viveva qui per scelta da quasi 40 anni. Nell’ultimo annorandi ha avuto non pochi problemi di salute e l’amministrazione comunale di Cavriglia l’ha aiutato, non solo economicamente, come viene fatto in molte situazioni simili. Non è un caso che una buona fetta del bilancio comunale venga assorbito dal sociale. Piero si è spento sabato mattina in un letto bianco di corsia, ad Arezzo.