E' la guerra delle Fiere: Ascom boccia l'expo al Palaffari ("livello infimo"), Arezzo Fiere: stop agli estremismi e lancia il nuovo direttore Luca Figari

Durissimo intervento di Anna Lapini, risponde Andrea Boldi. E intanto si ricreano gli schieramenti del derby sulla Camera di Commercio. Confartigianato con Boldi, anche Confesercenti "stanga" Affarinfiera SU LA NAZIONE DI OGGI

L'interno di Arezzoinfiera

L'interno di Arezzoinfiera

Arezzo, 23 settembre 2014 - Esplode la "guerra delle fiere". L'associazione commercianti si getta lancia in resta contro "Affarinfiera", il nuovo evento inventato al Palaffari. E lo fa con tutto il peso della presidente Anna Lapini. Il presidente di Arezzo Fiere Andrea Boldi risponde bocciando "gli estremismi" e comunicando che l'asse con la Fiera di Genova funziona, tanto da aver scelto nella città della lanterna il nuovo direttore generale Luca Figari, direttore commerciale di Genova Fiere. E sullo sfondo si ripropone quel braccio di ferro fra le categorie che aveva preceduto il travagliato cambio della guardia ai vertici della Camera di Commercio tra Giovanni Tricca e Andrea Sereni, con il patto della produzione da una parte e Ascom e Coldiretti dall'altra. Ma ricominciamo dall'inizio. Anna Lapini stronca l'evento in corso. "La nostra città - scrive - si merita tutto questo? Vale la pena aver investito così tanto nell’ampliamento della sede congressuale ed espositiva per ospitare eventi di livello così basso? Mi riferisco alla povera cornice che ha ospitato l’evento, degna più di un improvvisato mercatino del bric-à-brac che della fiera di una delle città più importanti per l’economia toscana e nazionale". Parole dure. Ma c'è di più. "Il livello infimo di AffARinfiera, subito evidente nel passaparola, ha evitato che tanti vi si recassero, distraendo presenze dal centro storico e dagli altri eventi che la città aveva in programma da tempo per questo fine settimana. Ma non ci piace pensare che la dirigenza del polo espositivo aretino faccia cassa imbastendo eventi di terz’ordine. È così che si fa di Arezzo la “capitale del lusso”? Inoltre, le iniziative di Arezzo Fiere e Congressi non possono non essere non condivise con chi sul territorio il commercio lo rappresenta". Poi un po' d'acqua sul fuoco. "Non è un diktat né una minaccia. Non abbiamo intenzione di far mancare il nostro apporto ad Arezzo Fiere, purché si ascoltino e si rispettino le voci dei tanti imprenditori che  costituiscono la spina dorsale del tessuto economico locale". Il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi replica. Difende la manifestazione, giura sulla bontà dell’accordo con Fiera di Genova, annuncia che alla struttura aretina non manca un direttore generale. «C’è già Luca Figari responsabile commerciale della fiera genovese. Tutti i cambiamenti spaventano ma da qualche parte si deve cominciare: consentendo alle fiere di autosostenersi,  lavorando a stretto contatto con il territorio, creando una fiera è a supporto delle produzioni locali». E con lui si schiera la Confartigianato, che sposa l'idea di Affarinfiera come un contatto vero tra le imprese e i consumatori. «No agli estremismi, preferiamo la concretezza, rimboccarci le maniche e risolvere i problemi economici che ci siamo ritrovati tra le mani» chiude Bondi. Ma intanto le critiche continuano. Il direttore della Confesercenti Mario Checcaglini bolla l'evento come "inutile, una caduta di stile dell'amministrazione di Arezzo Fiere, un evento che allontana la gente dal centro e dai negozi nel momento più difficile". Mentre fonti vicine ad Ascom confermano le critiche alla manifestazione ma «nessuna ripulsa delle intese che hanno portato agli attuali assetti di Arezzo Fiere ».