Arezzo, 1 aprile 2015 - Era stato nella villetta di Monastero pochi giorni fa per l’acqua santa. Ci è dovuto tornare ieri mattina Don Daniele Arezzini, parroco della Pieve del Bagnoro, per confortare i familiari di Graziano Rossi e Maria Paola Trippi, morti a colpi di fucile nel tragico omicidio suicidio.
«Ero passato da loro il 18 marzo. Era il pomeriggio, era e si trattava dell’ultima casa del mio giro per quel giorno, quindi mi sono trattenuto più a lungo. Dovevo dare la benedizione pasquale a due famiglie, quella di Graziano e Paola e a quella della figlia più grande, Linda, che si è sposata e abita con il marito e la figlia vicino ai genitori. Sono rimasto a conversare con loro per circa un’ora. Erano tranquilli».
E qui nella villetta dove abitavano marito e moglie, don Daniele Arezzini non immaginava di dover tornare per una circostanza così tragica. «Appena ho saputo sono andato a casa loro, c'erano i parenti della famiglia e la sorella di Graziano. E’ una vera tragedia per i ragazzi, Linda la più grande e poi i tre maschi, uno di loro disabile dalla nascita. Una famiglia per bene che frequentava la chiesa e che viveva qui da oltre 40 anni».
Una tragedia di cui anche il Vescovo Riccardo Fontana si è interessato. «Ieri mi ha chiamato il Vescovo Fontana. Ieri mattina ero appena uscito di casa, il Vescovo mi ha invitato a lasciar perdere quello che stavo facendo e di andare nella villetta di Monastero».