Divorzio facile: Arezzo città contro tendenza

Con la nuova normativa per dirsi addio bastano 16 euro e la presenza del sindaco, ma ad Arezzo sembrano pochi gli interessati

Divorzio

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Stia, 20 Gennaio 2015 – L’11 dicembre scorso, con il decreto legge di riforma 132/2014, è nato il nuovo divorzio all’italiana: il cosiddetto divorzio facile. Parallelamente ad un calo generalizzato delle nozze, in atto ormai da decenni nel nostro paese, sono aumentate in modo esponenziale le cause di separazione e divorzio e si è reso così necessario un disegno di legge che smaltisse l’ingorgo giudiziario creatosi nei nostri tribunali.

Arezzo è da anni la terza provincia toscana, dopo Firenze e Livorno, per numero di separazioni giudiziali e divorzi. I dati ISTAT parlano chiaro: il numero è in continuo aumento. Eppure la legge sul divorzio facile non sembra interessare più di tanto gli aretini che continuano a rivolgersi agli avvocati per far cessare gli effetti del proprio matrimonio in tribunale. Dall'entrata in vigore della norma, fanno sapere gli uffici comunali, sono pochissimi i coniugi che hanno chiesto la sua attuazione. Solo due infatti i casi di matrimoni conclusi con la firma del sindaco e cinque le richieste di informazioni.

Contro tendenza rispetto all'intera provincia aretina, il Casentino, dove sembrano essere numerosi i coniugi interessati all'attuazione della nuova legge. Il comune di Subbiano fa sapere che a breve concluderà il primo accordo, ma sono già una decina le coppie che si sono rivolte agli uffici comunali della vallata per richiedere informazioni. Vediamo quali sono i requisiti richiesti dalla legge per divorziare con soli 16 euro e in presenza del sindaco, senza la figura dell'avvocato, aimè per molti troppo onerosa. 

Per aderire alle novità apportate dal decreto 132/2014 la coppia non deve avere figli minori, portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti. In caso vi siano tali condizioni è necessario rivolgersi ad un avvocato, che sarà tenuto ad inoltrare l'accordo entro 10 giorni al comune. In tal caso i tempi si allungano ulteriormente poichè è obbligatorio il vaglio del PM che dovrà valutare se l’accordo risponde all’interesse dei minori. Se favorevole alla prole lo autorizzerà, altrimenti dovrà trasmetterlo entro cinque giorni al presidente del Tribunale. Quest’ultimo dovrà convocare le parti entro 30 giorni per valutare la situazione. Quindi il divorzio con figli minori risulta essere molto più complesso. Per quanto riguarda i tempi, restano gli stessi per tutti: sono ancora necessari tre anni dalla separazione per ottenere il divorzio. Possiamo cocludere dicendo che il nuovo divorzio è si facile, ma non ancora veloce.