Diga di Montedoglio mutilata da anni: da Roma l'ok ai lavori per risanare il canale scolmatore

Il semaforo verde dal consjiglio superiore delle opere pubbliche. Ceccarelli: è il momentio di ripristinare la potenzialità dell'invaso

La rottura della diga di Montedoglio

La rottura della diga di Montedoglio

Arezszo, 4 luglio 2015 - Lo aspettavano da 4 anni e mezzo: il Consiglio Superiore dei lavori pubblici ha espresso parere favorevole al progetto di rifacimento del muro del canale scolmatore della diga di Montedoglio, quello parzialmente crollato la sera del 29 dicembre 2010,

Inn occasione del collaudo definitivo a piena portata dell’invaso si verificò il distacco dei tre conci che tenne in apprensione fino a notte inoltrata la popolazione dell’Alta Valle del Tevere. Lo ha reso noto la Regione con assieme le dichiarazioni dell’assessore alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli: «Finalmente è arrivato il via libera, pur con alcune prescrizioni, alla realizzazione dell’opera. Ora ci auguriamo che l’iter per ripristinare la piena operatività della diga possa procedere rapidamente, dato che si tratta di un’opera fondamentale, per quanto riguarda l’utilizzo a fini sia potabili che irrigui in agricoltura».

La massima altezza originaria del bacino era fissata a 394,60 metri, quasi 150 milioni di metri cubi di acqua; dopo quanto avvenuto a fine 2010, la quota normale autorizzata è scesa a 383 metri su livello del mare, pari a un volume praticamente dimezzato: quasi 80 milioni di metri cubi.