Dietrofront Municchi, rinuncia al concordato: ansia dipendenti, mercoledì l'assemblea

L'azienda sta studiando soluzioni alternative. La crisi dell'edilizia alla base della crisi SU LA NAZIONE DI OGGI

Anche i mobilifici sono in crisi

Anche i mobilifici sono in crisi

Arezzo, 5 marzo 2015 - Svolta alla Municchi, celebre marchio dell’arredo che a gennaio di quest’anno aveva fatto richiesta per un concordato liquidatorio. Veniva proposto ai creditori un accordo di rientro con quote percentuali. Il classico concordato che non avrebbe garantito la continuità aziendale, ma poteva risolvere le posizioni con i creditori.

Senza nemmeno attendere l’udienza per l’omologa, l’azienda ha richiesto la revoca del concordato. A breve sarà nota la decisione che darà seguito alla revoca. Le ipotesi al vaglio sono molteplici. Per il momento tutto però rimane circoscritto nel campo delle ipotesi. I dipendenti dovrebbero riunirsi in assemblea mercoledì.

 Lo scorso anno l’azienda aveva trasferito 50 dei suoi dipendenti nella Karat Kitchen e il progetto prevedeva che ed entro fine 2014 sarebbero dovuti essere integrati anche i rimanenti 60. Poi  il colpo di scena e le responsabilità non sono da addebitarsi all’azienda retina. La Municchi era legata per una grandissima quota del suo fatturato a Mondo Convenienza, un gigante del settore. Il cliente sarebbe dovuto transitare da Municchi a Karat kitchen dando la possibilità di assorbire tutti i dipendenti e garantendo in qualche modo la mole di lavoro. Invece a ottobre Mondo Convenienza ha mollato e le commesse sono crollate.