Diego, 2 anni e negli States per curarsi con l'aiuto di tutti: sta facendo progressi, medici ottimisti

Dopo la mobilitazione per trovare i fondi la vallata segue la vicenda con il fiato sospeso. I genitori tengono informati tutti via social

Diego con i suoi genitori

Diego con i suoi genitori

Arezzo, 28 agosto 2015 - La battaglia di Diego continua. Ha due anni, vive a Piandiscò con il padre, la madre ed una sorella. Gli è stata diagnosticata una malattia rara, il morbo di Leigh, encefalomielopatia subacuta necrotizzante, una malattia neurologica progressiva.

 I genitori hanno cercato di curarlo in Italia ma, essendo la sua una patologia rara, è difficile trovare una soluzione. Babbo e mamma sono riusciti a mettersi in contatto con specialisti degli Stati Uniti che hanno dato qualche speranza. Ma per andare negli States occorrevano oltre 50 mila euro. E il Valdarno, soprattutto la comunità di Castelfranco-Piandiscò, si è mobilitato, contribuendo alle spese e consentendo a Diego e alla sua famiglia di raggiungere, a metà agosto, il centro specializzato di Houston, in Texas.

Dal Texas arrivano notizie incoraggianti. Il bambino ha affrontato martedì il primo screening, necessario per passare poi alla cura sperimentale. «Tre ore intense di screening – hanno scritto i familiari sul social network - e Diego è una bomba! Il professore è rimasto colpito dalla forza del bambino. I presupposti sono ottimi. Aspettiamo lo step del 15 settembre».

Della triste storia del piccolo Diego si sono fatti carico alcuni amici e conoscenti nonché i cittadini di Piandiscò che per raccogliere fondi hanno organizzato anche una cena il 18 luglio scorso che ha avuto un grande successo.