"Le mie note sulla Giostra", Gabriele Malvestiti racconta il Saracino

I primi passi nei balestrieri poi nei Musici fino alla dirigenza del quartiere di Porta S.Andrea. Dai ricordi del giornalista un libro sulla storia di una passione fra personaggi, aneddoti e veleni. La presentazione alle scuderie di Angiolino Checcacci

malvestiti

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Arezzo 2 settembre 2017 - «IL PRIMO cavaliere di Porta Burgi ha marcato punti...punti». E’ tornato l’araldo Gianfrancesco Chiericoni per una sera in cui si è parlato di Giostra tra appassionati, tecnici e amici. Tutti intorno a Gabriele Malvestiti per la presentazione del suo primo libro «Le mie note sulla Giostra» nelle nuovissime scuderie di Angiolino Checcacci a Molin Bianco  (per anni preparatore di Porta Sant’Andrea e generoso sostenitore di questo progetto editoriale), con il presidente dell’Istituzione Giostra Scortecci e rappresentanti di tutti i quartieri. Da ex balestriere ed ex musico, Malvestiti racconta in questo libro tutto il suo amore per la Giostra, quella del passato, dai primi passi mossi al quartiere guidato da Enzo Piccoletti, agli ultimi anni, compreso il black out di giugno in piazza. Il ritratto di una manifestazione attraverso i suoi personaggi, le sfide in lizza, le serate in sede, le scazzottate e gli scherzi tra rivali («ma non nemici») dall’impiumata a Porta del Foro alle misteriose impronte di Scarpantibus sulle vie del centro. Un omaggio al passato e a chi la Giostra l’ha fatta crescere e diventare grande, senza dimenticare le polemiche, i veleni, gli adii amari di Martino Gianni e Angiolino Checcacci. Passato, presente ma anche futuro in queste pagine: «per tramandare la passione e il senso di appartenenza alle nuove generazioni». Un libro scritto da chi la Giostra l’ha vissuta da dentro, ragazzo, giornalista e dirigente, con l’onestà e la sincerità di chi non tradisce il valore del rispetto e del «codice cavalleresco» perché, confessa, «il Saracino fa parte del mio Dna». Un libro che Malvestiti ha dedicato ai figli e alle nipotine, distribuito nei quartieri a offerta libera per finanziare la onlus dedicata alla figlia Laura Malvestiti e un progetto di educazione stradale dei giovani e un lavoro di sensibilizzazione dei genitori nelle scuole calcio per sconfiggere la «violenza».

Silvia Bardi