Fortezza, lanciata la mostra dell'estate: l'artista farà anche l'elsa della lancia d'oro

Dopo Theimer gli ambienti recuperati ospitano le opere di Ugo Riva. "E' un ambiente straordinario" ha commentato l'artista. Sgarbi all'apertura. Quali gli orari di visita

Uno degli "angeli" di Ugo Riva

Uno degli "angeli" di Ugo Riva

Arezzo, 25 giugno 2017 -  La Fortezza ha riaperto le porte all'arte. E' stata inaugurata ieri, dopo il suo esordio “museale” con le opere di Ivan Theimer, la mostra di Ugo Riva “La Porta dell’Angelo”, organizzata dal Comune e curata da Vittorio Sgarbi,che era presente all'apertura.

La mostra è composta da 22 sculture e 7 disegni, nasce da tecniche raffinate di abbinamento e contrasto tra diversi materiali come terracotta e bronzo, in una simbiosi profonda fra dimensione religiosa e dimensione laica. Le sculture di Riva devono il loro fascino ai colori restituiti dai materiali scelti, a quelli apportati attraverso la tavolozza, all’equilibrio con gli spazi circostanti.

Una traccia resterànel tempo di questa mostra,anche al di là delle opere esposte in Fortezza: l’elsa della lancia d’oro della Giostra del Saracino di settembre intitolata a Dante Viviani, ingegnere che all’inizio del secolo scorso ha provveduto alla ricostruzione del fronte principale del Duomo di Arezzo.

Con le opere di Riva il sindaco Ghinelli conferma la sua scelta di fare della Fortezza in prima battuta un grande luogo espositivo. La mostra sarà visitabile da oggi fino al 1° ottobre 2017: orario? Dal martedì alla domenica e festivi dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 21, con prolungamento alle 22 nei sabati della Fiera Antiquaria,quindi già a cominciare da sabato prossimo.

CHI E' L'ARTISTA. E' nato a Bergamo e ha 66 anni. Inizialmente si dedica all'arte figurativa per poi passare dal 1977 alla scultura. Il lavoro del periodo giovanile è vicino alle tendenze espressionistiche, dalle quali negli anni ‘80, si allontana in favore di uno studio della classicità. Successivamente anche la contemporaneità diventa oggetto del suo interesse. Al centro della sua ispirazione c'è l’amore nelle sue infinite dimensioni: la sensualità, la maternità, la solitudine. Spazia come materiali dal cemento alla pietra, dal marmo al legno: ma è con l’argilla che incontra più affinità. Dal 1973 a oggi ha tenuto oltre trenta mostre personali in Italia e all’estero. "E' uno spazio espositivo semplicemente straordinario" ha commentato nel giorno dell'inaugurazione, confermando che proprio l'ambiente lo ha convinto a portare fino in fondo la mostra.