AREZZIO 26 GIUGNO 2014 _ Si E' APERTA a Casa Brsuchi ad Arezzo la mostra ‘Nelle stanze dei Granduchi. Dagli Uffizi ad Arezzo: opere scelte dalle collezioni medicee’. L’esibizione dei capolavori degli Uffizi nell’antica dimora dell’antiquario aretino, organizzata dalla Fondazione Ivan Bruschi in collaborazione con la Galleria fiorentina, rimarrà aperta fino a domenica 5 ottobre ed è stata inserita nel progetto 'La città degli Uffizi'. «Non è la prima volta che questa rassegna d'esposizioni giunge nelle terre aretine – spiega il Direttore degli Uffizi e ideatore della collana, Antonio Natali –. Dopo Montevarchi e Pratovecchio Stia, approda proprio ad Arezzo, e giusto nel suo cuore, nella Casa Museo di Ivan Bruschi, davanti a quella Pieve nella quale fu posta la monumentale Madonna del Popolo che Federico Barocci nel 1579 firmò e datò. L'opera, oggi agli Uffizi, richiamò da Firenze, in quella stagione, tanti pittori desiderosi di conoscere il testo capitale di una maniera nuova».

Sono trenta le opere esposte all’interno della Casa Museo, tutte di notevole importanza artistica e storica. «Rivivranno in mostra, di quadro in quadro, l’etichetta delle stanze di corte e la gaiezza della vita in villa, la fierezza dinastica e le passioni scientifiche», racconta il Soprintendente del Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini. «I dipinti selezionati per questa mostra fanno parte dell’imponente patrimonio della famiglia Medici, oggi distribuito nei principali musei di Firenze, ma che in origine era per lo più conservato ed esposto a Palazzo Pitti - spiega Carlo Sisi, curatore della mostra –. La reggia fiorentina, mirabile scrigno di capolavori, era riservato al godimento estetico dei granduchi. Proprio da questa esclusività il titolo che abbiamo scelto per questa esposizione».

Fra gli artisti si segnalano: Paolo Veronese, Cristofano Allori, Pietro da Cortona, Salvator Rosa, Alessandro Magnasco e Sebastiano Ricci. «Con questa esposizione nella casa dell’antiquario aretino Ivan Bruschi le stanze ricevono nuovi illustri ospiti: gli ultimi dei Medici e i Lorena – commenta il Soprintendente di Arezzo, Agostino Bureca –. Ci parlano di loro le nature morte, i paesaggi, i santi e i poeti raffigurati nelle tele provenienti dagli Uffizi e qui esposte suddivise per generi e ricordando per ognuna il legame col committente». 

«Voglio ringraziare la Galleria degli Uffizi per la disponibilità a collaborare con la Fondazione Ivan Bruschi per quello che è destinato ad essere uno dei fiori all’occhiello dell’estate culturale aretina – dichiara il Presidente di Banca Etruria e della Fondazione Ivan Bruschi, Lorenzo Rosi –. Il proposito di queste mostre di decentrare l’attenzione esclusiva su Firenze e sul suo più grande Museo, mira a potenziare e allargare lo sguardo sul territorio. Una logica che si sposa bene con la nostra identità di Banca Etruria, che da 130 anni cerca di valorizzare le risorse umane, economiche ed artistiche della città di Arezzo e della sua provincia».