Arezzo, 26 giugno 2013 - Sono passati più di dieci anni da quando il borgo medievale di Rondine ospitò il primo ragazzo ceceno. Era spaesato, con l'aria di chi non vedeva l'ora di lasciarsi alle spalle la tragedia della terra natale. Ma per farlo, aveva bisogno di superare il dramma del passato. Non di rimuoverlo, ma di affrontarlo. Nello studentato internazionale insieme a lui trovò un ragazzo russo, con il quale condividere l'esperienza italiana.

L’associazione Rondine Cittadella della Pace nasce infatti intorno a questa idea: far convivere, in un luogo neutrale, ragazzi provenienti da Paesi in conflitto e che nelle loro terre sarebbero potenziali nemici.
Questa convivenza ha dimostrato nel corso del tempo che i contrasti e le reciproche diffidenze tendono a dissolversi fuori dal contesto in cui si sviluppano e che il dialogo tra culture diverse è possibile. Per i ragazzi si tratta di un nuovo inizio carico di speranza.


«Vogliamo prevenire la costruzione del nemico – ha spiegato Franco Vaccari, presidente dell'associazione – Vogliamo riuscire ad offrire dei “vaccini culturali”». Ed è questo l'obiettivo del progetto VolArondine 2013, presentato questa mattina ad Arezzo. Numerose le iniziative in programma per i prossimi mesi. «L'offerta formativa nei mesi estivi è ricca anche per riuscire approfittare del maggior tempo libero a disposizione» sottolinea Alessandro Garuglieri, responsabile del settore formazione.


In primo piano c'è il progetto "Una nuova classe dirigente per la Sponda Sud del Mediterraneo", giunto al suo secondo anno e  rivolto ai giovani del Maghreb, regione che è stata al centro delle rivolte della primavera araba. Dal primo luglio i ragazzi selezionati provenienti da Egitto, Libia e Tunisia arriveranno nel nostro Paese e seguiranno un percorso formativo professionalizzante durante il quale impareranno la lingua italiana e gli verranno forniti gli strumenti per per poter poi collaborare alla transizione socio-economica in atto nei loro luoghi di origine.


Proprio lo studio della lingua si conferma un tassello fondamentale del processo formativo. «Noi portiamo nel mondo non solo persone che parlano italiano ma che hanno addirittura un accento aretino» ha detto scherzando Vaccari. Da luglio a settembre tornerà la scuola di lingua aperta agli studenti dello studentato internazionale. I corsi, aperti anche ai privati, permetteranno poi ai giovani di iscriversi ai corsi di laurea e post laurea nelle università italiane.


Prevenire l'odio razziale è il fine del training internazionale in programma dal 2 all'8 settembre, destinato ai ragazzi dell'Azerbaigian, Armenia, Lettonia, Georgia, Turchia e Italia.


Proprio perchè quello della pace e della convivenza è un percorso che si impara fin da piccoli, uno spazio particolare è però dedicato anche ai più giovani. Riprenderà dal 25 agosto fino al primo di settembre l'esperienza del Pepita Camp, il campo solare pensato per i bambini tra i 6 e i 14. Quelli che invece hanno tra i 15 ed i 17 anni potranno invece prendere parte al You-Up, un campo giovanile che si terrà dal primo al 10 agosto. Completamente in lingua inglese, vedrà la partecipazione anche di adolescenti francesi, palestinesi ed israeliani.


L'associazione Rondine ha però voluto dare spazio anche ad un altro linguaggio, quello delle note e degli accordi. Il campus Musica Insieme durerà una settimana, dal 15 al 21 luglio, permettendo, oltre che a valorizzare le competenze personali con vari strumenti, anche a stringere rapporti con gli altri partecipanti facendo leva su un linguaggio universale, quello della musica, che da sempre educa all'armonia con il mondo.

A chiudere questa estate ricca di incontri ci sarà la festa di fine corso. Il 26 settembre verranno consegnati gli attestati di partecipazione ai giovani coinvolti nei progetti. L'evento è aperto a tutta la cittadinanza ma coloro che vorranno partecipare dovranno venire con un insolito biglietto da visita. «Portate con voi un sasso» dice Vaccari. A cosa servirà lo scopriremo solo alla fine dell'estate.