AREZZO 14 aprile 2012 - Agli sgoccioli della stagione indoor Il Giardino delle Idee, la manifestazione letteraria di cui La Nazione è media partner, si avvia verso il gran finale di una stagione da record trovando il tempo di fare l’ennesima sorpresa al suo pubblico.

Così sabato 14 aprile arriva al museo d’arte medievale e moderna di via San Lorentino ad Arezzo Anna Marchesini con il suo ‘Di mercoledì’, questo il titolo del suo secondo romanzo edito da Rizzoli, che racconta la storia di tre donne, Zelda, Else e Maria, che vivono delle esistenze tortuose. Tre donne prigioniere, una del proprio passato, una del marito, che non le ha consentito una vita autonoma e l’altra del proprio corpo. L’arte come filo conduttore che serve ad accettare il dolore come parte integrante della vita trasformandolo in una forza positiva. E’ questo il tema centrale del nuovo romanzo di Anna Marchesini che torna ad incontrare il pubblico dopo la malattia che l’ha tragicamente colpita in esclusiva per il Giardino dopo l’incontro di Roma.

“Io non ce l’ho tanto con il dolore - ricorda Anna Marchesini - non è tanto il dolore a costituire l’infelicità della nostra esistenza, quanto forse il fatto di rimanere soli in una condizione di dolore. Noi rimaniamo fermi a pensare al
dolore ed è la solitudine la vera causa del dolore. Secondo me questo libro è un inno alla vita”. E “Di mercoledì” lascia percepire quanto rispetto per la vita abbia da sempre Anna Marchesini: attrice, autrice, regista teatrale e scrittrice, che insieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez ha dato vita al celebre Trio.

Tra i suoi ultimi spettacoli “La cerimonia del massaggio” di Alan Bennett, “Le due zitelle” di Tommaso Landolfi e “Giorni felici” di Samuel Beckett. Oggi insegna all’Accademia d’Arte Drammatica. Il suo primo romanzo è stato pubblicato nel 2011, “Il terrazzino dei gerani timidi” già campione d’incassi e ora disponibile nella collana Bur di Rizzoli. Il linguaggio utilizzato da Anna Marchesini nel raccontare le sue storie non è convenzionale, nonostante si ispiri al carattere universale dei grandi classici. Per scrivere si rifugia in casa sei, sette mesi per la stesura dei suoi libri e scrive nello stesso modo in cui recita, donando tutta se stessa.

A presentare l’incontro che si svolgerà come di consueto alle 17 nella Sala delle Muse del Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo ad ingresso gratuito, Antonella di Tommaso e Barbara Bianconi accompagnate nell’occasione dalla giornalista Nadia Frulli. Un'ampia intervista sull'edizione cartacea de 'La Nazione'