AREZZO 3 marzo 2012 - Novecento. Tensioni e figura celebra, ad Arezzo, la pittura dei maestri figurativi italiani con la mostra che verrà ospitata dalla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, a cura di Fabio Migliorati, dal 7 marzo al 1 maggio, con inaugurazione domenica 4 marzo alle 17.30, voluta dall’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo. La mostra 'Tensioni e figura' sarà inaugurata alla presenza del sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani; dell’assessore alla cultura Pasquale Giuseppe Macrì; dell’assessore alla cultura di Bagno a Ripoli (Firenze), Alessandro Calvelli; di Roberto Casamonti, Tornabuoni Arte collaboratore dell’esposizione; di Francesco Falsini, presidente dello sponsor Atam, di Fabio Migliorati, critico d’arte e curatore. La mostra resterà aperta  dal mercoledì alla domenica e festivi 11-13 /16-19.

Novecento. Tensioni e figura si muove nell’ambito della prima figurazione italiana del secolo XX: evocativa e volutamente non scientifica. Oltre trenta artisti, per quasi quaranta opere, a rivestire i due piani dell’edificio, ora bell’esempio di white box contaminato. Da Giacomo Balla a Renato Guttuso. E in mezzo Umberto Boccioni, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi, Ottone Rosai, Alberto Savinio, Mario Sironi, Ardengo Soffici.

Alcuni capolavori: Giacomo Balla (Luce nella luce, 1928), Giorgio de Chirico (Cavallo e cavaliere, 1929; L’addio dell’amico che parte all’amico che resta, 1950), Giorgio Morandi (Natura morta, 1930), Alberto Savinio (La famille, 1930), poi una maternità di Sironi, un paesaggio di Soffici, Viani del 1918, infine Afro e Magnelli figurativi.

La mostra raggiungerà in settembre Bagno a Ripoli, Firenze, esempio dell’aretinità pittorica trecentesca per l’oratorio di Santa Caterina, affrescato da artista aretino su incarico di committente aretino (quel Benedetto Alberti, il quale, nella seconda metà del XIV secolo, sceglie dal testamento Spinello di Luca Spinelli).