Arezzo, 29 luglio 2011 - Giorgio Vasari scuote anche il mondo politico: a ricordare il cinquecentenario è stato il ministro  per i Beni e le Attivita' Culturali Giancarlo Galan. Che al tempo stesso lancia un appello perché lo Stato compri l'Archivio.

"In un'Italia in cui più di una perplessità ci rende smarriti se non sgomenti ricordare che il 30 luglio del 1511 nacque Giorgio Vasari puo' sembrare, purtroppo a molti, originale se non incomprensibile. Ma Giorgio Vasari e' colui che per primo istitui' fondamenti e principi di una disciplina chiamata storia dell'arte, essendo, tra l'altro, lui stesso protagonista indiscusso della pittura e dell'architettura del XVI secolo". 

Per aver scritto le ''Vite'' degli artisti, ''Vasari - dice Galan - e' il pioniere di studi e riflessioni che daranno a tutto il mondo civile gli strumenti critici e quindi estetici per comprendere il senso e il valore del fare artistico, consegnando in tal modo all'Italia il primato nel campo di concezioni culturali che guidano ancora oggi ogni azione di tutela e salvaguardia del patrimonio storico, che costituisce il vanto immortale del nostro Paese nelle diverse forme dell'arte e del suo piu' che millenario ''paesaggio''.

E ricorda: ''Per celebrare il centenario della nascita di Giorgio Vasari e' in corso a Firenze una grande mostra, mentre la citta' di Arezzo dà appuntamento a settembre con altri importanti esposizioni e iniziative vasariane, essendo figlio di Arezzo colui che nacque il 30 luglio di 500 anni fa".
 
Fino al riferimento alle Carte. "Un fondamentale traguardo pero' non e' stato ancora raggiunto: l'acquisizione dell'Archivio Vasari, cioe' delle carte vasariane che tuttora si trovano nella disponibilita' di privati, ma che devono diventare al piu' presto di pubblica proprieta".