Farmacia, la prenotazione corre su Whatsapp

Non solo farmaci ma anche servizi e prodotti

GLORIA FIORINI

GLORIA FIORINI

Arezzo, 19 genanio 2017 - Mandi un messaggino su whatsapp, ordini e vai a ritirare. E' il nuovo servizio offerto dalle farmacie comunali di Arezzo, le prime in tutta Italia.

UN ITALIANO su tre vorrebbe un canale di comunicazione più facile e diretto con la farmacia di quartiere, magari attraverso i social media o whatsapp. Lo dice una indagine commissionata da Federfarma Servizi e Federfarma.Co. Detto fatto, le farmacie comunali aretine hanno dato vita ad un nuovo servizio di prenotazione, prodotti e servizi in modo semplice e veloce con Whatsapp. Un canale sempre aperto e privilegiato con la tua farmacia. Addio infinite code, per arrivare magari davanti al bancone e scoprire che proprio quel medicinale che ti serviva è finito. Adesso, con uno smartphone, sei direttamente in contatto con la tua farmacia. Chiedi, ordini e vai a ritirare solo quando sai per certo che è arrivato quello che ti serve. L’idea è nata tra le farmacie comunali ad Arezzo.

E’ il primo servizio del genere che nasce in Italia. Le stesse farmacie sono in contatto tra loro, in modo da informare dove un determinato medicinale è presente al momento del messaggio, in caso di particolare urgenza. La farmacia, vissuta come uno snodo centrale per la tutela del diritto alla salute degli italiani, il punto di raccordo più vicino e comodo con il servizio sanitario nazionale, si avvicina con questo servizio ancora più all’utente. «Siamo partiti a dicembre» ci racconta la dottoressa Gloria Fiorini della farmacia Giotto. «Il servizio sta già riscuotendo un certo successo, soprattutto, e questo è evidente, tra i clienti più giovani che hanno maggiore facilità con i moderni sistemi di comunicazione. Il nostro numero abilitato a ricevere messaggi, e quello delle altre farmacie comunali della città, li trovate nella nostra farmacia e su tutti i calendari che abbiamo distribuito all’inizio dell’anno. Ma non solo, con i clienti che hanno acconsentito a lasciare il loro numero, è stato aperto un gruppo con il quale teniamo informati sulle varie iniziative che organizziamo»