GRANDE ATTESA Tutto pronto per l’evento che si terrà da sabato a lunedì e richiama centinaia di persone
Arezzo, 17 ottobre 2017 - Mancano solo quattro giorni al Gold Italy, la fiera dedicata esclusivamente alla gioielleria «made in Italy», che si svolgerà ad Arezzo Fiere da sabato a lunedì. Quinta edizione per la manifestazione che ha riscosso da subito un grande interesse e si è andata ad affermare nonostante il momento di incertezza per il mercato orafo dati i noti problemi economici, per quanto riguarda il mercato interno, e geopolitici, per quello estero.
Ma presenze e contatti non sono mai mancati e hanno testimoniato il nuovo ruolo delle fiere: non più momento dedicato alle vendite, in cui il produttore mette in mostra i propri prodotti migliori sperando di tornare a casa carico di ordinativi, ma occasione di incontro e conoscenza, che potrà trasformarsi in ordinativi in un secondo momento. Cosa che, per fortuna, di solito avviene. Il Gold Italy, quindi, sarà ancora una volta il posto in cui buyers provenienti da tutto il mondo, in particolare Emirati Arabi, Hong Kong, USA, Cina, Arabia Saudita, Asia, India, Medio Oriente, Africa del Nord, Sud Africa, Paesi Balcanici ed ex Unione Sovietica, Europa, Canada, America Centrale e Sud America, incontreranno le aziende dei maggiori distretti orafi, in particolar modo quelle aretine, potranno toccare con mano la qualità espressa dagli artigiani di casa nostra e conoscere più da vicino un distretto tra i più operosi e attivi al mondo. I circa trecento espositori sono dunque già pronti per accogliere i compratori. E, come abbiamo detto molte volte, il Gold Italy è anche un’occasione per l’intera città e di fatti anche gli alberghi vanno verso il tutto esaurito.
Vero, gioca su questo punto anche la concomitanza con eventi sportivi, ma è un dato di fatto che i giorni dell’oro hanno sempre richiamato tanta gente. E a questo proposito, l’organizzazione della manifestazione negli ultimi anni si è spesa molto, in particolar modo con la «gold night» creata appositamente per far vivere la città ai compratori che, chissà, potrebbero innamorarsi di Arezzo e tornare anche da turisti. L’oro, insomma, ancora una volta come traino dell’economia aretina. Tra l’altro per i gioielli è un buon momento, come hanno confermato i dati semestrali sull’export che hanno evidenziato una crescita del 5% circa, segno che la manifattura «made in Arezzo» è sempre in grado di affascinare il pubblico a ogni latitudine.