Stop alcolici: il sindaco tira dritto, no alla richiesta di protrarre l'orario, rabbia bar

La richiesta Ascom era di portare il divieto di somministrazione nei locali dall'1 alle 2. La mappa dei divieti di consumazione: allontanamento per chi è trovato nel "quadrilatero" critico

La piaga dell’abuso di alcolici tra i ragazzi

La piaga dell’abuso di alcolici tra i ragazzi

Arezzo, 19 agosto 2017 - Il sindaco tira drittto e firma l'ordinanza sui mille limiti all'uso di alcolici. E scatta la protesta di bar e Ascom. «Siamo molto amareggiati». L’Ascom affida al vicedirettore Catiuscia Fei la risposta asciutta. «Siamo amareggiati: prenderemo provvedimenti». Intanto per dare voce alla protesta dei bar, che dalla prima ora sono sul piede di guerra. I telefoni dell’associazione squillano a ripetizione perfino a metà agosto. «Faremo un incontro con gli operatori per decidere le prossime mosse>.

A scatenare l’ultima protesta è il no alla deroga che era stata chiesta ieri mattina in un incontro con il comandante dei vigili: portare dall’1 alle 2 di notte la soglia oltre la quale vietare la somministrazione degli alcolici anche nei locali. «E’ una delibera che ci vede contrari nel suo spirito generale, non troviamo collegamenti tra gli episodii gravi avvenuti in città e il giro di vite sugli alcolici, specie nei pubblici esercizi: però un ritocco all’ora sarebbe stato un segno di disponibilità e non è arrivato».

A fine mattinata la delibera è stata firmata: e l’ora del «coprifuoco» è rimasta l’una. Quella alla quale soprattutto d’estate gli esercizi di punta sono ancora al lavoro e quindi almeno in teoria dovrebbero frenare di fronte alle richieste dei loro avventori. In teoria e in pratica, anche se la delibera non sarà applicata con il coltello tra i denti. «Abbiamo inviato i cartelli alle associazioni, ognuno deve avere il tempo di esporli. E in ogni caso la prima fase sarà informativa e preventiva» conferma il comandante Cecchini. Ma intanto la regola è quella.

Ora il  divieto è operativo. «Siamo rammaricati – conferma Catiuscia Fei – dinanzi ad un divieto che è un danno sul piano economico e forse anche una violazione di libertà individuali e imprenditoriali». La parte di città entro la quale sarà vietata la consumazione dalle 19 alle 7 comprende il classico quadrilatero ma anche una porzione più ampia, compresa tra una parte della tangenziale (direzione ospedale) ed estesa anche a via Mecenate.

Misure ancora più dure per chi venisse sorpreso bottiglia alla mano tra Giardini Porcinai, Saione e Stazione. Oltre alla multa (100 euro) scatterebbe anche un ordine di allontanamento da quello spicchio di città. E la comunicazione al questore. Nel caso dei recidivi sarebbe già, misure Minniti alla mano, un possibile appiglio per il famoso Daspo urbano, l’allontanamento per un certo periodo.

Un divieto di 30 giorni. Al termine dea quale valutarne gli effetti. «Sappiamo per primi di intervenire sugli effetti e non sulle cause ma non abbiamo altra scelta» ha spiegato il sindaco. «Non sposterà di una virgola i termini del problema» risponde l’Ascom.