Stangata nel bicchiere: vende alcolici ai minorenni, chiuso per tre mesi

Colpito uno dei minimarket di Guido Monaco, prima mossa drastica contro i locali anche se non è legata alle ordinanze estive

Vigili urbani

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Arezzo, 19 ottobre 2017 - Non avevano l'età per bere.  O almeno non per comprare alcolici in un locale pubblico. E chi glieli ha venduti ora per tre mesi masticherà amaro e senza neanche la possibilità di berci sopra. Perchè è scattata la chiusura proprio per tre mesi.

E’ uno dei minimarket di piazza Guido Monaco, il «Bangla Alimentari»: uno di quei piccoli minimarket che, un po’ come a Firenze, vendono di tutto e sono quasi sempre aperti. E nei suoi confronti è calata la prima stangata vera dei mesi «no-alcol». Ma una stangata per niente legata alle famose ordinanze. Ma ad una legge ormai stagionata, quella del 2001 che vieta per l’appunto di vendere gli alcolici ai ragazzini o ragazzi che dir si voglia, in questo caso sopra i 16 e sotto i 18 anni.

Preso in castagna due volte: una prima nel febbraio e una seconda il 7 settembre, nei giorni della Giostra. Due episodi, sul filo della legge quelli che determinano le misure più pesanti. Perché per un solo episodio la sanzione può essere anche semplicemente una multa fino a 1000 euro. Ma è quando gli episodi si moltiplicano che cala la «mannaia»: compresa la sospensione dell’attività fino ad un massimo di tre mesi.

A memoria è la prima volta che cala uno stop del genere sulla vendita di alcolici ai minorenni. Qualche altra chiusura c’era stata ma legata ad altre infrazioni e comunque per periodi decisamente più brevi, una quindicina di giorni. Certo, quei minimarket sono un po’ l’anello fragile della catena commerciale. Ma stavolta lo stop suona anche come un segnale per tutti.  Tra l’altro chiunque venda alcolici ha l’obbligo di chiedere all’acquirente l’esibizione di un documento di identità, tranne naturalmente quando la maggiore età sia palese.