Sicurezza, interviene Confesercenti: "Pattuglie in giro no stop per la sicurezza di tutti"

Le numerose rapine ai danni dei commercianti degli ultimi tempi, alcune delle quali a mano armata, hanno sollevato il problema sicurezza, spingendo il direttore di Confesercenti a chierdere maggiori controlli

Il direttore di Confesercenti Mario Checcaglini

Il direttore di Confesercenti Mario Checcaglini

Arezzo, 3 gennaio 2018 - Torna prepotentemente alla ribalta il problema della sicurezza in città dopo le numerose rapine susseguitesi in un mese. Confesercenti chiede maggiori controlli in tutta la città. “ I fatti di queste settimane – spiega il direttore Mario Checcaglini - indicano che il livello si sta pericolosamente alzando. Le tre rapine avvenute a danno di altrettanti commercianti nelle settimane che hanno preceduto il Natale, alle quali se ne è aggiunta un’altra qualche giorno fa, indicano che non ci si limita più ai furti. Gli ultimi casi di minacce ai commercianti con tanto di armi rappresentano una escalation preoccupante”. Checcaglini ha poi sottolineato la perdita di funzionalità dei sistemi di sicurezza passivi: "Seppure importanti e da implementare - ha detto - non sono più sufficienti a frenare l’ondata di reati come quelli a cui abbiamo assistito. I commercianti si difendono facendo ciò che a loro è possibile: installano le telecamere, rafforzano le difese passive e fanno prevenzione segnalando quello che notano di strano nella loro strada. Oggi, però, c’è bisogno più che mai di aumentare le pattuglie nel territorio per garantire la sicurezza nelle strade e rispondere a questa nuova sfida”. Il problema non è più solo a Saione ma si è esteso in città. Il colpo al tabacchi di via Po è stato preceduto dalla rapina in piazza Zucchi ai danni di un’altra attività. Alcune settimane fa c’è stata la rapina anche al tabacchi di via della Chimera. Poi quella ai danni dell’ambulante rapinata in via degli Accolti. Sono spuntati coltelli e anche una pistola, vera o finta che fosse. Di sicuro c’è una recrudescenza di criminalità che sembra spingere i malviventi ad alzare il tiro. “Noi, come associazione di categoria – conclude Checcaglini - non possiamo che denunciare quanto avviene. Gli operatori del commercio sono bersaglio della delinquenza. La città di Arezzo, i negozianti e i cittadini vogliono e meritano sicurezza. Sappiamo delle carenze del personale degli uomini in divisa, conosciamo altresì il sovraccarico di lavoro al quale sono sottoposti i tutori delle forze dell’Ordine. Al tempo stesso, i negozianti non possono fare a meno della presenza in strada delle pattuglie. Una presenza che deve essere costante e ben visibile. Pattuglie in giro no stop per la sicurezza di tutti. Le ripetute rapine sono un problema troppo grande e rischioso per una città come Arezzo”.