Sequestrate 22 tonnellate di miele: blitz di forestali e Nas, accusa di frode in commercio

Azienda casentinese al setaccio. Tutti i controlli regolari meno quelli su un campione: spacciava prodotto di acacia ma era milefiori, dal prezzo molto inferiore

L'operazione dei carabinieri forestali

L'operazione dei carabinieri forestali

Arezzo, 22 novemre 2017 - Lo vendevano come miele di alta qualità ma in realtà, oltre che arrivare dall'estero, aveva caratteristiche inferiori. Ed è scattato il maxi-sequestro di 22  tonnellate di miele, protagonisti i Carabinieri Forestali della Procura di Arezzo e del Nas di Firenze. Il reato evidenziato è quello di frode in commercio.

Al centro una nota azienda aretina, nei guai appunto per aver parzialmente avviato al commercio un lotto di miele estero risultato con caratteristiche non corrispondenti per tipologia e qualità a quanto dichiarato dal produttore. L’operazione è partita da un indagine dei Carabinieri Forestali della Procura di Arezzo e del Nas di Firenze  coordinati dal Pubblico Ministero Angela Masiello a seguito della quale la Procura ha disposto un decreto di ispezione  per verificare il rispetto della normativa per la sicurezza alimentare e la tutela del consumatore. 

Durante l’ispezione è stato controllato l’intero impianto e sono stati eseguiti campionamenti su alcuni lotti di miele provenienti dall’estero tra cui: Romania, Croazia e Argentina. Il miele campionato è stato poi inviato ad un laboratorio specializzato che ha svolto delle particolari analisi di tipo melissopalinologico ovvero un indagine volta a stabilire l’esatta origine botanica del miele prodotto e ciò al fine di verificare i tipi pollinici presenti in un miele e nella determinazione delle relative percentuali di presenza.  

I risultati delle analisi melissopalinologiche consentono di definire uno spettro pollinico complessivo che, opportunamente interpretato, permette di ottenere informazioni sulle fonti bottinate, sull'eventuale presenza di melata e sulle associazioni floristiche che caratterizzano la zona di produzione. 

Il laboratorio ha permesso di accertare che tutti i lotti campionati corrispondevano a quanto dichiarato tranne uno proveniente dalla Croazia che veniva dichiarato e commercializzato per Miele di Acacia ma in realtà corrispondeva per caratteristiche ad un millefiori che spunta sul mercato un prezzo assai inferiore rispetto a quello di Acacia  (- 40 % circa).

La polizia giudiziaria è tornata nell’azienda per notificare gli esiti analitici e verificare lo stato del lotto che nel frattempo era entrato in parte in linea di produzione e in parte avviato al commercio nella grande distribuzione.

Per questo, al fine di evitare che il reato accertato venisse portato ad ulteriori e più gravi conseguenze è stato operato d’urgenza il sequestro preventivo del miele incriminato, sequestro poi convalidato dal GIP di Arezzo Giampiero Borraccia. Il miele già uscito dall’azienda  dovrà ora essere ritirato dal commercio mentre le indagini stabiliranno eventuali responsabilità. 

In ogni caso si tratta di un solo caso riscontrato, nel complesso comunque  l’azienda ha dimostrato di essere un impianto che rispetta tutte le normative garantendo ai propri prodotti la qualità certificata e tutti i prodotti non presentano alcun rischio per la salute..