Costruiscono pista da cross deviando il torrente: sequestrata, causava allagamenti

Nuova operazione dei carabinieri forestali. E' successo a Montevarchi in località Levane

Allagamenti

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Arezzo, 23 giugno 2017 - I Carabinieri Forestali del Gruppo Procura di Arezzo, in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale e le Stazioni di Carabinieri Forestale di Montevarchi e Monte San Savino, hanno sequestrato a Montevarchi in loc. Levane una pista da motocross, della lunghezza di 1500 metri, realizzata in assenza di qualsiasi autorizzazione nell’area demaniale del Torrente Ambra. Il responsabile dell’abuso è stato individuato.

Si tratta di un cittadino valdarnese socio di una impresa operante nel settore sportivo. Sia la sua abitazione che la sede della Società sportiva sono state soggette a perquisizione da parte dei Carabinieri Forestali. Il provvedimento di sequestro è stato disposto dal GIP Dott. Piergiorgio Ponticelli, che ha riconosciuto come la realizzazione della pista abusiva sia avvenuta violando numerosi articoli del Codice Penale. La pista interessa infatti per il 90% un’area golenale, della superficie di 11.000 metri quadri, sottoposta a vincolo paesaggistico e al divieto di inedificabilità assoluta (R.D. n.523/1904). Per realizzare il tracciato è stato deviato un tratto del torrente, determinando, a detta del Genio Civile, un grave rischio per la pubblica e privata incolumità. A tale riguardo è stato ipotizzato come alcune esondazioni dell’Ambra, come quella del 06.10.2016, che si sono abbattute di recente su campi, fabbriche e abitazioni limitrofe, potrebbero essere state favorite proprio dalla pista da cross. L’opera abusiva ha inoltre causato notevoli danni all’ambiente fluviale.

Tutta la vegetazione che era presente sull’argine e sulle sponde del torrente è stata infatti abbattuta e, a seguito della deviazione delle sponde, anche l’ittiofauna ha subito un serio pregiudizio. Si renderà quindi necessario provvedere quanto prima alla messa in pristino dell’area, che comporterà una spesa stimata in milioni di euro. La pista, frequentata da molti appassionati di motocross, veniva inoltre periodicamente bagnata utilizzando acqua prelevata direttamente dall’Ambra. Anche in questo caso non c’era nessuna autorizzazione a riguardo. Come si è detto, i Carabinieri Forestali hanno identificato l’esecutore materiale dell’opera, che ha utilizzato per la sua realizzazione, per la successiva manutenzione e per la sua gestione, pesanti macchine da movimento terra. Si tratta di un cittadino valdarnese, socio di una società sportiva che opera nel settore delle competizioni con moto da cross. Lo stesso avrebbe sfruttato la pista per procurarsi un ingiusto profitto.